La trappola dell’amore unilaterale

28 Settembre 2019



La trappola dell'amore unilaterale
trappola amorosa

Salve dottoressa,

ho letto il suo ultimo articolo sull'innamoramento e l'ho trovato molto interessante e d'ispirazione. Frequento da qualche mese un ragazzo, lui esce da una relazione di quattro anni e mi ha detto di non volere una relazione ma che ha piacere a passare del tempo con me. All'inizio non è stato semplice , io soffrivo molto perché non sapevo gestire questa non-relazione e ho deciso di non vederlo più. Per una decina di giorni non ci siamo visti e sentiti, io pensavo di stare meglio ma in realtà ho avuto un crollo emotivo e attacchi di panico: L'altro giorno dopo un ritardo del ciclo ci siamo visti e alla fine lui ha insistito perché parlassimo e ci prendessimo un caffè.
Per la prima volta abbiamo avuto un dialogo sincero , lui si è detto preoccupato per me e che aveva sentito la mia mancanza, continuando a dire che nonostante le mie paure non sarebbe scappato da nessuna parte. Io da una parte vorrei credergli, dall'altra chi mi è attorno vede in lui il diavolo che tenta in qualsiasi modo di tenermi legata a lui con le bugie e le false promesse.

Parlando con lui ho avuto l'impressione di avere di fronte un semplice ragazzo con le mie stesse preoccupazioni , forse come me spaventato dalla solitudine, dal futuro, senza quella malizia che hanno visto gli altri nei suoi occhi. Dovrei fidarmi di ciò che ho visto io quando ci siamo messi a nudo o del giudizio degli altri?

La ringrazio anticipatamente per la sua pazienza  e le porgo nuovamente i complimenti per i suoi splendidi articoli.

Maddalena

 

La trappola dell'amore unilateraleCara Maddalena,

lei ha incontrato un ragazzo che usciva da una lunga relazione, che le ha detto subito che non si sentiva di legarsi. Lei invece stava aspettando l’amore e aveva già ha colto in lui le caratteristiche dell’uomo che cercava e se ne è innamorata. Questa intuizione dell’amore, nel breve volgersi di qualche mese si è rivelata falsa e lei è precipitata in una condizione molto dolorosa, come sempre capita nelle relazioni nelle quali ad amare è uno solo.
Ha cercato allora di non vederlo più, ma non sapeva che è molto difficile uscire da una situazione così e dopo solo dieci giorni lei ha avuto un crollo emotivo e l’ha chiamato. Lui è venuto come un buon amico e l’ha rassicurata. Ma è una rassicurazione molto debole, perché lui non sarebbe venuto se lei non lo avesse cercato. È chiaro che lui non ha bisogno di lei. A questo punto lei esprime il suo timore che lui non sia affidabile, acuito da avvertimenti che provengono dagli altri. Questo mi fa pensare anche, che lei questo ragazzo in realtà non lo conosce; sa molto poco del suo passato.

Per stare bene, lei deve puntare ad avere un amore reciproco.

L’innamoramento , quello vero, quello che lei desidera, è bilaterale. Entrambi vedono nell’altro colui che da tanto tempo aspettavano, entrambi erano già pronti a cambiare, erano insoddisfatti e infelici e, soprattutto sognavano di realizzare qualcosa di più grande… allora incontrano una persona nella quale si rispecchiano. L’amore è esclusivo, mentre l’attrazione sessuale è solo una parte del processo di innamoramento, ma non è il segno dell’essere innamorati. E non è esclusiva.

Quando uno dice che non si vuole legare, sta dicendo che non è innamorato. Questa è la comunicazione che va presa alla lettera. Una sana difesa vorrebbe “non iniziare neppure” a frequentare una persona che ti considera un sovrappiù.

Lei invece ha iniziato a frequentarlo ugualmente e in poco tempo si è indebolita; quando ha provato a staccarsi, è crollata.

Il rapporto di amore unilaterale, glielo posso dire con la massima certezza, non fa mai innamorare il partner e provoca , di regola, sofferenza. È una parodia dell’amore.

Quindi il suo amore, il suo erotismo, la sua disponibilità e le sue doti non lo faranno innamorare. Mai.

Ma il punto è che lei ora non sa staccarsi.

Se non si stacca subito potrà passare anche dieci anni a inseguire questo ragazzo e rovinare la sua vita in una storia di dipendenza amorosa. Per staccarsi deve capire esattamente il meccanismo di legame che la invischia e modificare il suo comportamento con gradualità.

Nel libro Amore mio come sei cambiato, Alberoni ed io abbiamo molto studiato questo tipo di legame e diamo anche le istruzioni da attuare, che, le garantisco, se seguite, la libereranno. Sin da subito però, alzi lo sguardo oltre la spalla di questo ragazzo, apra gli occhi sul mondo.

Cristina Cattaneo Beretta

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Cristina Cattaneo Beretta

Cristina Cattaneo Beretta (ha aggiunto il nome della mamma al suo) (email) Laureata in filosofia ed in psicologia a Pavia, psicoterapeuta, dottore di ricerca in filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica, ha condotto studi sul linguaggio simbolico e il suo uso terapeutico (Cristina Cattaneo Il pozzo e la luna ed Aracne). Studia le esperienze di rinnovamento creativo e i processi amorosi, approfondendo in particolare il tema della dipendenza affettiva. Ha pubblicato con Francesco Alberoni: L’universo amoroso (Milano, 2017 ed. Jouvence), Amore mi come sei cambiato (2019 Milano, ed. Piemme Mondadori), L'amore e il tempo (Aracne 2020).

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