Fascino e seduzione femminile

10 Marzo 2018



'}}
'}}

Oggi sappiamo che maschi e femmine, identici per intelligenza e capacità, sono diversi soprattutto nel campo della sensibilità sociale e in particolare nel campo erotico. Una differenza che non dipende dal tipo di educazione differenziata per maschi e femmine ma che ha una base genetica, la differenziazione dei sessi infatti avviene già nell’embrione. Un buon libro sull’argomento è Il cervello delle donne di Louann Brizendine. E le differenze di comportamento e di sensibilità sono enormi. Le donne sanno esprimere molto meglio le proprie emozioni, e osservando il volto e il comportamento delle altre persone capiscono meglio i loro sentimenti i loro atteggiamenti e le loro emozioni. Esse sono perciò dotate di virtù sociali in modo più elevato. Gli uomini, anche se pensano molto di più al sesso, non si raccontano i propri sentimenti, le   proprie sensazioni, i particolari della loro vita quotidiana. Le donne sì, e inoltre si interessano alla vita intima dei loro conoscenti e dei personaggi dello spettacolo di cui conoscono amori, divorzi, rapporti coi figli. Gli uomini nulla. Le donne pensano molto all’amore e già a tredici, quattordici anni vanno in estasi per il loro attore preferito. L’uomo, invece, quando guarda una donna qualsiasi o una diva pensa  essenzialmente al sesso. Infine, le donne amano l’amore e, quando si innamorano, diventano più belle, fioriscono. Gli uomini è come se avessero ricevuto un colpo in testa.

I maschi sono attratti dalla bellezza vistosa, che però vedono in modo globale, senza riuscire ad analizzarla. Per eccitarli bastano due gambe accavallate, un seno che sporge, un culetto che si allontana dimenandosi. Sono però molto sensibili all’abbigliamento, a tutto ciò con cui la donna adorna il proprio corpo: collane, bracciali, monili brillanti e colorati. Di solito sono affascinati dai vestiti che mettono in rilievo la forma del corpo o ne mostrano una parte: le gambe o il seno o la schiena, coprendo e scoprendo il corpo. Anche le donne ammirano la bellezza maschile ma di solito non vanno in estasi per un corpo nudo, possono essere molto più colpite da una impeccabile divisa. In ogni caso esse ne colgono, talvolta solo con uno sguardo, anche la forza, l’audacia, il coraggio, l’intelligenza, la passionalità. Apprezzano sia la personalità globale del maschio di cui colgono la carica vitale, il fascino di una vita vissuta, sia la sua personalità sociale: il successo e il potere. Esse istintivamente rifiutano l’uomo debole, timido, incerto, che striscia. Quando lasciano un uomo e lui le segue piangendo e pregandole di tornare lo disprezzano. Invece un maschio che ha lasciato una donna, se questa piange e lo scongiura, si commuove. Infine, nell’erotismo maschile è importantissima la vista, mentre per la donna sono più importanti l’odore, la pelle, il suono, la parola, la musica, le sensazioni cenestesiche, quindi le carezze, l‘abbraccio, il modo in cui le bacia.

Quanti equivoci nascono da queste differenze! Perché gli uomini sono attratti dalle donne che valorizzano il proprio corpo, il proprio erotismo, che, con l’abbigliamento e la gestualità, mostrano apertamente la loro volontà di sedurre ma poi le considerano puri oggetti sessuali, ne sono gelosi, le svalutano. Salvo poi correre loro dietro in un night club o in una discoteca, ma anche le donne fanno lo stesso errore quando vogliono un uomo che ubbidisca a ogni loro ordine, in casa o fuori. Perché, quando sono riuscite a farne il loro servitore, non provano più per lui nessun   interesse erotico. E allora vorrebbero   un “vero uomo”, che sappia tener loro fieramente testa, ma che poi sappia far loro la corte, e che le porti in un luogo romantico  dove sedurle.

Condividi questo articolo

'}}

Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

ARTICOLO PRECEDENTEPROSSIMO ARTICOLO
Back to Top
×