Il dominio emotivo

9 Febbraio 2018



Il dominio emotivo
Il dominio emotivo

Dongiovanni cerca sempre nuove donne e prova piacere non tanto dall’amore e dal sesso ma dalla conquista e dal gusto di farle innamorare e renderle schiave. Non importa se le è rimasto un figlio, non importa se, come nell’opera Dongiovanni  di Mozart, le ha ucciso il padre o le ha ucciso il fidanzato. Lui è mosso esclusivamente dal desiderio di dominio, dalla volontà  di affermazione, dal piacere della vittoria.

Ma esistono anche uomini che, dopo la conquista, vogliono tener legata la donna. Allora non la dimenticano, le dicono che l’amano e tornano periodicamente a trovarla per rinnovare il suo amore e il suo desiderio e rafforzano la dipendenza emotiva della donna distruggendo la fiducia che ha in se stessa, la sua identità, i suoi valori. Sul piano della storia è quanto succede nel caso dell’amore tragico che Maria Stuarda regina di Scozia, ha per lord Bothwell. Dopo l’uccisione del suo consigliere Rizzo, non più innamorata del marito Darnley, osteggiata dai nobili, Maria  Stuarda si sente sola e si rivolge per appoggio a Bothwell, di cui si innamora. Maria Stuarda era una donna altera. Era stata regina di Francia, voleva il trono di Inghilterra, aveva mostrato decisione e coraggio. Poteva  scegliersi un marito in tutti i regni europei, oppure restare sola come fa sua cugina Elisabetta. Invece si innamora di Bothwell e diventa una donna succube e dipendente. Bothwell era un guerriero rozzo che l’aiuta ma non l’ama, la tratta rudemente. Distrugge le sue certezze, incrina la sua identità di regina, la svaluta, la fa sentire debole e questo la fa attaccare di più a lui. Un amore dipendenza fatale perché Bothwell le uccide il marito per diventare lui re di Scozia e lei lascia fare come in un sogno ipnotico.

Questo tipo di dipendenza ipnotica ricorda quella delle donne che si fanno schiavizzare da un uomo che le picchia o le ferisce e che loro difendono anche in tribunale. E a sua volta mi ricorda il potere che esercita il guru sui suoi adepti, soprattutto quando sono donne con cui ha spesso rapporti sessuali. Ai loro occhi è meraviglioso, onnisciente capace di cose miracolose e ne dipendono come delle schiave. Capita anche agli uomini, ma in misura minore nel campo privato. Invece forse in misura maggiore nel campo politico, dove i fedeli sono pronti ad uccidere e a morire per il capo.

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Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

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