Se il corpo crea disagio

22 Giugno 2018



Se il corpo crea disagio
Se il corpo crea disagio

L’anziano o l’anziana che si innamora di una persona più giovane, prova spesso disagio verso il proprio corpo non solo perché lo vorrebbero più seducente, ma anche perché con l’innamoramento sta vivendo uno stato interiore di profondo rinnovamento, una vera e propria rinascita, una gioventù ritrovata a cui il corpo che continua a mantenere le tracce dell’età non corrisponde più. Ecco da lì, il bisogno di curarsi, modificare il proprio aspetto per sembrare più giovane e soprattutto per sentirsi in armonia con l’amato o l’amata, potersi fondere in un unico corpo, in un’unica anima.

Quando nelle coppie uno dei due partner è più giovane, si amplificano questi atteggiamenti e chi ha più anni prova un maggior senso di inadeguatezza verso l’amato o l’amata, maggior bisogno di mostrarsi giovane, di curarsi, prova più ansie per il loro futuro e spesso più gelosia.

Ne abbiamo un bell’esempio in Morte a Venezia, quando Gustav von Haschenbach si innamora del giovinetto e inizia a provare una repulsione per il proprio aspetto. Così, Thomas Mann lo descrive: “si trattenne a lungo davanti allo specchio osservandosi i capelli grigi, il viso stanco e affilato… al cospetto della dolce giovinezza che lo affascinava, provava schifo per quel suo corpo invecchiato… si sentiva spinto a ristorare e restaurare il suo fisico”.

Lo stesso accade per la protagonista sessantenne del romanzo di Doris Lessing Amare, ancora, quando si innamora di un giovane e deve frequentare gruppi di giovani. Racconta infatti di trovarsi “nella stessa identica situazione di un’infinità di gente al mondo che è orribile, deformata, o mutilata o soffre di terribili disturbi della pelle o che è priva di quella cosa misteriosa che è il sex-appeal".

Nonostante queste ansie e paure, sappiamo che è possibile che anche la persona più vecchia agli occhi di chi se ne innamora, giovane o maturo che sia, viene “trasfigurata” fino ad apparire la più bella e desiderabile al mondo.

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Rosantonietta Scramaglia

Laureata in Architettura e in Lingue e Letterature Straniere, ha conseguito il Dottorato in Sociologia e Metodologia della Ricerca Sociale. Ha compiuto studi e svolto ricerche in Italia e in vari Paesi. Attualmente è Professore Associato in Sociologia presso l’Università IULM di Milano. È socia fondatrice di Istur – Istituto di Ricerche Francesco Alberoni. È autrice di oltre settanta pubblicazioni fra cui parecchie monografie.

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