Sesso e amore nell’innamoramento

20 Ottobre 2020



Sesso e amore nell’innamoramento
Sesso e amore nell’innamoramento

Il sesso senza amore quando è finito scompare dalla mente, non te lo ricordi, è come se non ci fosse stato. Eppure quando lo desideravi, quando lo facevi, eri ardente, smanioso, lo volevi e, mentre lo facevi, eri entusiasta, felice, completo, avevi tutto ciò che desideravi. Avevi anche l’impressione che quello stato potesse durare, che sarebbe stato indimenticabile. Invece poco tempo dopo è svanito dalla mente e può tornare solo come ricordo, ma non può rivivere.

L’amore dell’innamoramento, invece, è un legame, una catena, un cordone ombelicale che puoi cercare di recidere, ma non ci riesci, puoi cercare di dimenticare ma non ci riesci. Anche quando pensi all’altro per distanziartene esplode immediato il desiderio di vederlo, di toccarlo. Esplode lo strazio della distanza e dell’attesa. Il ricordo è sempre un rivivere in modo pieno. Ora queste due cose così diverse - il sesso e il legame - nell’innamoramento si mettono in rapporto: il sesso diventa amore e l’amore si esprime nel sesso.

Tutto questo mi porta a pensare che esistano nel cervello due centri o sistemi separati. Uno che eccita il sesso, ma non stabilisce legami forti ed uno che stabilisce legami forti e duraturi. Nel libro Innamoramento e amore ho detto che questo secondo centro è lo stesso dei movimenti collettivi, dove si crea una collettività che dura, che vuole durare e progetta il futuro. Nell’innamoramento si attivano entrambi i centri, il piacere sessuale rafforza il legame e il legame ci fa ricordare il sesso come esperienza stupenda.

Non penso perciò che l’innamoramento possa, come diceva Freud, essere avvicinato all’ipnosi. L’ipnosi dura per un periodo limitato. Essa può, come nel caso descritto da Cristina Cattaneo, rivelare un innamoramento, ma non crearlo. Nel movimento il fascino ipnotico del capo carismatico è mediato dalla collettività. È il noi che identifica il capo, non il singolo. È l’energia del noi che ti fa vedere il capo superiore e infinitamente desiderabile. Infatti quando il capo viene arrestato e il gruppo lo abbandona, questo fascino scompare. Non così nel grande amore, dove anche se il tuo amato è indebolito continui ad amarlo perché ha preso il posto del noi.

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Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

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