Il primo grande amore a 50 anni

30 Novembre 2019



Il primo grande amore a 50 anni
Il primo grande amore a 50 anni

Buongiorno da tempo leggo con interesse la vostra rubrica che trovo estremamente interessante e piena di spunti di riflessione. Proprio per questo ho deciso di scrivervi.
Mi sono separato da qualche mese, a 50 anni, dopo circa venti anni di matrimonio e tre di crisi profonda. Anche se  avevo 31 anni ero immaturo per capire cosa volesse dire vivere con una donna e mi accorsi subito che io e mia moglie non avevamo intimità (ho atteso molti mesi peravere il primo rapporto) e questo mi creava non pochi problemi, anche perchè lei addebitava a me ogni responsabilità. Anche in seguito non parlavamo di nulla se non di danza (partecipavamo a gare di ballo con ottimi risultati), lei non si occupava di me, era come se vivessi solo. Io le sono sempre corso dietro ma lei non si è mai accorta di me:  non ricorda neppure che le avevo fatto trovare un anello con zaffiri dentro una torta o altre cose che farebbero piacere ad ogni donna.  Ricevevo affetto da alcune amiche, ma non ho mai voluto una relazione extraconiugale. Ma un giorno mi iscrissi a una chat e conobbi una ragazza più giovane, anche lei sposata che mostrava interesse verso di me. Questa cosa per me era totalmente nuova ed iniziai a vivere in un mondo nuovo. Il primo incontro con lei non lo dimenticherò mai più. Per la prima volta mi sentii finalmente un uomo desiderato e voluto. Malgrado io sia un uomo fisicamente ben messo, mia moglie mi toccava a stento e quando lo faceva era come se le facessi schifo. Quella ragazza invece desiderava me, le mie mani, il mio corpo. Fu una rivelazione perchè mi resi conto che con mia moglie avevo vissuto una vita piena di nulla. Quando la storia finì, ripiombai infatti nel vuoto affettivo e chiesi a mia moglie la separazione.

Quasi subito però, è successo qualcosa di inaspettato. Io suono il sassofono e fui chiamato in un gruppo. Io accettai subito e conobbi la cantante, di qualche anno più giovane di me sposata. Non sapevo nulla di lei e fisicamente non mi aveva attratto anche perchè, era sposata. Ci vediamo più volte alle prove, ma una sera però, stavo per pubblicare una raccolta di poesie, ci troviamo a parlare di noi e per la prima volta ho provato  interesse nei suoi confronti. Nelle prove successive il tastierista litigò col bassista e noi ci sentimmo per commentare la situazione Da quel giorno è iniziato un rapporto tra noi che nè io nè lei abbiamo mai avuto con nessuno. Siamo liberi di essere noi stessi al punto da raccontarci tutto anche cose intime che difficilmente si raccontano ad altri. La nostra frequentazione è costante. Mattinate intere a parlare al telefono di tutto col desiderio di risentirci subito dopo aver chiuso. A poco a poco inizia pure ad esserci un'attrazione fisica tra noi al punto che finiamo con l'avere situazioni di intimità che non ci aspettavamo proprio. Lei ora sta per separarsi dal suo secondo marito. Tra noi c'è complicità, voglia di stare insieme, desiderio fisico reciproco, passione, gelosia... ma lei ha paura di sbagliare ancora una volta e questo la blocca. Pur essendoci un legame fortissimo ha paura di rendersi conto di tutto ciò e dice di non essere sicura di ciò che prova. A volte ho la voglia di finire questo rapporto ma è molto difficile perchè oramai lei è un punto di riferimento importante nella mia vita come io lo sono per lei. Quando ci siamo conosciuti nè io nè lei avevamo voglia di iniziare una storia con qualcuno proprio perchè eravamo scottati dalle esperienze precedenti. Proprio per questa ragione ci siamo accostati senza metterci in mostra per fare colpo sull'altro ed ora ci sentiamo totalmente liberi di essere noi stessi. I suoi dubbi però mi tormentano. Ho paura che un giorno lei possa dirmi mi sono sbagliata cercavo soltanto un diversivo o qualcosa del genere. Questa storia dura oramai da sei mesi e più passa tempo più ci leghiamo ma i suoi dubbi però restano più o meno sempre gli stessi. Non vuole legarsi, vuole sentirsi libera ma solo l'idea che io possa uscire con un'altra donna la fa stare male... francamente non sto riuscendo più a capirci qualcosa.

Che fare?
Vi ringrazio per l'attenzione
A.

 

Il primo grande amore a 50 anniGentile A., grazie per la sua bella e lunga lettera. lei racconta, prima di un matrimonio senza intimità fisica, durato però 20 anni, forse perché, la sua passione erotica non si era ancora risvegliata non avendo avuto nessuna esperienza.  Ciò è avvenuto per la prima volta con la giovane conosciuta su una chat. A quel punto ha capito che doveva separarsi, e che non doveva stare più in un rapporto che la faceva sentire male con se stesso.

Anche a beneficio di chi legge osservo che se lei è riuscito a lasciare una vita monotona e inadatta ai suoi bisogni e sensibilità, questo è dovuto in gran parte al fatto di essere sempre rimasto vivo, all’aver coltivato molti interessi creativi, con serietà. Pubblica libri di poesie, sa suonare il sassofono tanto da partecipare a un gruppo, prima si era dedicato seriamente al ballo. Se non si coltiva nessun interesse in modo serio, nessuna passione, non è facile lasciare una strada nota per una ignota. E non è facile conoscere qualcuno senza avere nulla da condividere davvero.

Ma chi ha una passione che coltiva, non ha mai il vuoto davanti a sé e ha sempre un argomento che lo appassiona da condividere. Infatti ha trovato subito una cosa nuova da fare e la vita l’ha premiata con un incontro vero . Credo che lei stia sperimentando il  vero grande innamoramento reciproco.  Ma mentre lei ne è consapevole, la sua amata ha paura. Ha alle spalle già due matrimoni e teme di sbagliare ancora.  È  la frase: voglio restare libera, il vero campanello d’allarme. Lei è di fronte a un dilemma, se insistere o no e in più, questa donna lo sta facendo sentire insicuro con la sua indecisione. Lei ha già provato a corteggiare troppo una donna, sua moglie, senza aspettare che lei manifestasse lo stesso deciso interesse nei suoi confronti. Non faccia lo stesso errore. Se questa donna vuole essere libera, faccia uno sforzo (so che è difficile) e si ritragga un po’, non accetti in alcun modo un amore a metà. Non lasci decidere tutto a questa donna. Non rischi di dare, come si suo dire le perle ai porci. Le parli apertamente del fatto che lei vuole amare ed essere amato veramente e  che non accetterà niente di meno le chieda di decidersi. Le dia un po’ di tempo per pensare, ma nel contempo non stia sempre intorno, si faccia forza e si allontani un po’. Si dedichi ad altri interessi. Al contempo le faccia sentire la sua forza e determinazione di uomo innamorato, e al contempo le  faccia sentire  com'è la sua vita senza di lei, deve rendersi conto che può perderla, perché il rischio di perdervi e rovinare tutto è molto presente.  Questa donna sta ancora guardando il suo passato, mentre lei si è liberato.

La rubrica domande e risposte a problemi d'amore ed esistenziali è un servizio di questa rivista.
Mandate le vostre lettere, scrivete le vostre domande a Cristina Cattaneo Beretta, arriveranno nella sua casella personale.

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Cristina Cattaneo Beretta

Cristina Cattaneo Beretta (ha aggiunto il nome della mamma al suo) (email) Laureata in filosofia ed in psicologia a Pavia, psicoterapeuta, dottore di ricerca in filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica, ha condotto studi sul linguaggio simbolico e il suo uso terapeutico (Cristina Cattaneo Il pozzo e la luna ed Aracne). Studia le esperienze di rinnovamento creativo e i processi amorosi, approfondendo in particolare il tema della dipendenza affettiva. Ha pubblicato con Francesco Alberoni: L’universo amoroso (Milano, 2017 ed. Jouvence), Amore mi come sei cambiato (2019 Milano, ed. Piemme Mondadori), L'amore e il tempo (Aracne 2020).

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