Guido Oldani, il noto poeta milanese che ha fondato la corrente del Realismo Terminale” è stato candidato al premio Nobel per la Lertteratura 2021. I nostri lettori hanno già letto su questo magazine alcune delle sue opere e in particolare la sua ultima poesia “Il blister” che ha dedicato all’Alberoni Magazine.
La candidatura è stata depositata a Stoccolma ed è molto autorevole. È stata promossa infatti da un gruppo di cattedratici di prestigiose università quali:
Giuseppe Langella, Caterina Verbaro, Daniele Maria Pegorari, Daniela Carmosino; il presidente della fondazione di poesia ”Il Fiore” Giuseppina Caramella; l’artista svedese Françoise Ribeyrolles-Marcus; i poeti cinesi Jidi Majia e Gao Xing, il russo Gennadij Šlapunov (presidente della Fondazione per il dialogo eurasiatico tra culture e civiltà), lo statunitense Major Jackson e il sudafricano Zolani Mkiva.
Il poeta di Melegnano aveva già vinto nel 2019 il “Nobel cinese”, ovvero il premio International Poetry Award 1573 assegnato dal governo cinese per la prima volta a un letterato italiano.
Guido Oldani ha ideato una rivoluzionaria teoria poetica, di rottura copernicana: il realismo terminale. Un manifesto letterario che capovolge il canone poetico nella similitudine tra uomo e natura, che diviene similitudine rovesciata, nel terzo millennio, tra uomo e oggetti. L’accatastamento dei popoli nelle megalopoli, la dipendenza da internet e dagli strumenti tecnologici, l’uomo transumano transitano nella sua poesia che è veramente poesia del presente e del futuro.
Una poesia della nuova società in linea e affinità con il pensiero di Francesco Alberoni e del suo cenacolo, che ha la sua visione giornalistica in Alberoni Magazine.
Inoltre nella nostra redazione è presente una poetessa del movimento del Realismo Terminale: Giusy Cafari Panico, che ha partecipato, tra l’altro, alla prima antologia del movimento poetico di Oldani “Luci di Posizione. Poesie per il Nuovo Millennio”(Mursia). Per questo e per tanti motivi non possiamo non fare il tifo per il “nostro” Guido, poeta sociologo e orgoglio d’Italia.