L’innamoramento come rinascita e redenzione

15 Aprile 2018



L'innamoramento come rinascita e redenzione
L'innamoramento come rinascita e redenzione

Il vero innamoramento è una morte e rinascita. Innamorandoci le cose del passato perdono di importanza, gli amori del passato si affievoliscono o svaniscono e la persona amata ci appare meravigliosa incommensurabile.

Stendhal, nel suo celebre libro L’amore, paragona questa trasfigurazione della persona amata al processo di cristallizzazione che avviene su un qualsiasi ramoscello messo in una miniera di salgemma. Di colpo si riempie di cristalli scintillanti, meravigliosi. In realtà il processo di innamoramento non trasfigura solo la persona amata, trasfigura tutto il mondo, tutti gli esseri umani; questo improvviso mutamento della visione del mondo ci viene raccontato in modo sublime da un autore russo in uno dei suoi più terribili romanzi. Dostoëvskj in Delitto e castigo.  Tutti gli studiosi mettono in evidenza il lungo e tormentoso processo di redenzione del folle omicida Raskolnikov grazie anche all’amore di Sonia che lo segue in Siberia. In realtà, per tutta la prima parte del libro, Raskolnikof agisce come un folle, uccide in uno stato di delirio ideologico e di ridotta consapevolezza delle conseguenze delle sue azioni. Un miglioramento avviene quando non sopporta di conservare il suo terribile segreto e lo confessa a Sonia, che lui ama e da cui è riamato. Ma è un amore senza passione e senza gioia. Sonia gli dice che deve pagare il suo debito. Lui lo farà ma controvoglia e conservando nel cuore un rancore, una collera, una vendetta senza pace, e non basta che Sonia lo segua in Siberia, lui l’ama tristemente, senza gioia. Fino all’ultimo il suo processo di guarigione, di ricostruzione morale e di redenzione sembrano fallire.

Ma allora come avviene la redenzione, la salvezza? Con un cambiamento improvviso, con la subitanea rivelazione che il suo amore per Sonia è un vero grande innamoramento. Un giorno si era fermato a guardare la steppa sconfinata e Sonia si era seduta accanto a lui. Ma, questa volta, qualcosa lo scuote, prende la mano della ragazza che abitualmente respingeva con disgusto, come respingeva tutto ciò che lo circondava e in quel momento Dostoëvskj scrive: “Improvvisamente fu preso da uno strano impulso e si gettò ai suoi piedi, piangeva e le abbracciava le ginocchia.”  Cosa era successo? Cosa era cambiato? Lui non la guarda più dall’alto in basso come una miserabile, ma dal basso in alto come una liberatrice, un angelo salvatore, come una dea.  Con l’innamoramento la persona amata diventa perfetta, adorabile.  La ragazza dapprima è sorpresa, poi improvvisamente capisce “capì ogni cosa. Negli occhi di Sonia brillò una gioia infinita, aveva capito e non c’erano dubbi che lui l’amava immensamente, alla fine quel momento era arrivato”. Quale momento? È il momento dello stato nascente, l’uscita da questo mondo e l’entrata in un nuovo mondo, “entrambi erano pallidi, gli occhi gonfi di lacrime, .ma in quei visi brillava già l’alba di un nuovo futuro, di una rinascita a una nuova vita li aveva resuscitati l’amore e il cuore dell’uno racchiudeva infinite fonti di vita per il cuore dell’altro”. È lo stato nascente dell’amore in cui tutto si trasfigura. Davanti a Raskolnikov e a Sonia tutto il mondo si trasforma, pensano con gioia che alla libertà mancavano ancora sette anni, un tempo lunghissimo, ma che a loro ora appaiono pochissimi, come sette giorni. Lui ha l’impressione che tutto il mondo sia diventato più buono, che gli altri detenuti ora li guardino con simpatia e con gentilezza, E ripensando al passato si accorse che tutto ormai gli pareva estraneo, tutte le sofferenze, anche il suo delitto, come non fossero capitate a lui.  Perché egli era rinato, non era più quello di prima e nemmeno Sonia: erano entrambi nuovi, in nuovo un nuovo mondo e con un nuovo futuro.

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Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

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