Come stanno cambiando le abitudini degli italiani e come sta cambiando l’offerta dei prodotti alimentari? E’ uno dei pochi settori che non ha dovuto chiudere tutto, eppure sembra essere interessato da forti trasformazioni. Negli ultimi tempi hanno aperto i battenti nuove catene di piccoli supermercati che invece di fare una vera concorrenza all’acquisto online – offrendosi di portare a domicilio in modo facile i prodotti, come faceva il vecchio negozio di quartiere negli anni settanta – la fanno al made in Italy.
Ad esempio due tipi di punti vendita si sono diffusi in alcune grandi città. Un primo tipo di negozi, attraenti eleganti, offrono prodotti di dimensioni ridotte, per una persona, massimo due, ma a caro prezzo. Sembrano negozi appositamente pensati per soddisfare il bisogno di cibo dei single, degli impiegati, delle persone sole che non vogliono più spignattare, dei giovani che non hanno imparato a farlo o hanno case troppo piccole. Gente che vuol nutrirsi rapidamente, in fretta, contando le calorie, influenzati dalla moda del momento.
In effetti è sempre più difficile comprare cibo da cucinare, da trasformare, soprattutto se si è soli si opta per il cibo a portata di mano, bello pronto inscatolato della dimensione giusta, anche se è venduto a caro prezzo. Spesso nello stesso rione la stessa azienda schiera due o tre, punti vendita in modo che la gente che abita in quella zona non abbia alternative.
Un secondo tipo di negozi sembra essere rivolto a chi vuole o deve risparmiare ed e di fatto un discount . In questi ci sono prezzi piu bassi ma la scelta di marca e scomparsa Tutti i prodotti recano solo i marchio della catena che li s ha celti, ordinati e assemblati . Non puoi più prendere la pasta, il formaggio, il burro di una azienda che conoscevi che ti dava solide garanzie Erano le aziende pilastro del made in Italy gioielli per tutto il mondo Oggi e questa catena che tratta con i fornitori , probabilmente italiani , di piccole dimensione ma la loro qualità non è garantita da niente se non dal distributore che può imporre loro costi bassi . Risultato tutti i prodotti sono diventati anonimi come era nel passato, prima che ci fossero le marche ma almeno allora conoscevi personalmente i’artigiano ,il panettiere il macellaio, il formaggiaio da cui li comperavi. Oggi no.
Entrambi questi tipi di negozio hanno in comune la scomparsa delle grandi marche italiane che si sono affermate con continui perfezionamenti in decenni di ricerche e si sono imposte nel mercato mondiale mantenendo una reputazione fondata sulla loro storia. Quindi un danno per il made in Italy