Gelosia del passato

16 Luglio 2018



Gelosia del passato
Gelosia del passato

Abbiamo visto che durante l’innamoramento noi possiamo raccontarci il nostro passato senza gelosia, senza rimpianti e timori. Questo è possibile solo nello stato nascente. Nello stato nascente noi abbiamo la capacità di togliere valore al passato di vedere in modo benevolo qualsiasi cosa abbia fatto il nostro amato. Se la mia amata mi racconta che in un certo periodo della sua via ha fatto la condotto una vita dissoluta, io capisco le ragioni che l’hanno condotta a quel comportamento ma gli tolgo ogni importanza. E non vivo con gelosia le sue esperienze perché è come se fossero le esperienze d’un altra donna, non di quella che è qui con me. Questa non più la stessa donna, è una donna nuova, è rinata e niente dell’altra resta in lei se non come un pallido ricordo. Se soffrivamo per un amore deluso e non potevamo liberarci del suo ricordo, raccontandolo al nostro amato nello stato nascente ce ne liberiamo, lo sprofondiamo nel passato e siamo liberi.

Ma attenzione: quando il racconto viene fatto al di fuori dello stato nascente, prima o dopo il passato piomba sul presente. Nel libro I dialoghi degli amanti, Rogan conosce la vita di Saky , gliela ha fatta raccontare tutta nei dettagli e quando si innamora di lei è invaso dalla gelosia del passato. Infatti dice:

“Sono diventato geloso degli uomini con cui hai fatto all’amore nel passato. Amore mio, quando mi facevo raccontare le tue storie d’amore per curiosità, perché mi eccitavano, ero un pazzo. Allora non ti amavo ed era come vedere un film po r no, come leggere le avventure di una ragazza dissoluta. Ma poi, quando mi sono accorto che ti amavo, che ti amavo pazzamente, tutto quello che tu mi avevi detto e che allora mi aveva solo divertito, di colpo è diventato un incubo. E oggi che ti amo tanto, non posso nemmeno pensare che tu abbia fatto all’amore con qualcuno e vengo subito afferrato da una spaventosa gelosia, un vero e proprio orrore ricordando uno qualsiasi degli episodi che tu mi hai descritto. Tieni presente che sono persone note, conosciute, che ho visto nei film, alla televisione, o che ho incontrato personalmente! Oggi quello che era un film porno diventa un incubo. Tu sei al casinò, elegantissima, giri fra i tavoli, ridi, scherzi, poi vedi qualcuno che ti piace ed allora ti lasci corteggiare, lui ti invita a cena la sera dopo. Tu ci vai, mangiate, lui ti corteggia, tu ridi, poi andate in camera sua, lui ti spoglia o tu ti spogli, ora siete entrambi nudi e vi abbracciate, lui ti bacia, tu lo baci, ti stendi sul letto, ti scopa. Oppure sei tu che monti sopra di lui spingendolo in alto con i tuoi talloni e sbattendo davanti alla sua faccia le tue tette. Che orrore, e che sofferenza! Maledetto me che ti ho fatto tanto parlare. E volevo anche i particolari. Ma ormai è fatta, queste immagini restano nella mia mente, nella mia memoria, si attivano per conto loro. Odio tutti coloro che ti hanno toccato, e urlo: “Perché l’hai fatto? Perché non hai aspettato me, perché non hai cercato me?”. E vorrei prendere il posto di tutti questi uomini, sostituirli, scacciarli”.

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Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

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