In un breve periodo di tempo la Cina ha avuto uno sviluppo economico, finanziario, scientifico e tecnico smisurato.
Non ha superato gli Stati Uniti ma di certo il suo tasso di sviluppo è più forte del loro. Ed ora ha iniziato un vero e proprio accerchiamento geopolitico dell'Occidente.
La democrazia procede nei Comuni e nelle Regioni che però sono contestate a favore del centralismo. Cresce la distanza fra elettore ed eletto, quello che aveva di specifico la democrazia.
Nel libro La democrazia in America Tocqueville ci dice che anche nelle piccole comunità americane tutti coloro che svolgono una funzione pubblica vengono eletti. A partire dal comune e poi via via nella contea, nello Stato, fino alla federazione. È un modello che ha le sue radici nella città-Stato greca poi nella civitas romana, poi nei comuni medioevali fino alla teorizzazione di Hobbes, Locke e Hannah Arendt. Questo tipo di governo richiede cittadini informati, liberi, consapevoli, non ubbidienti e schiavi. Alle inesorabili debolezze di un governo, dove ci sono tante voci diverse, corrisponde il vantaggio di una società di uomini liberi e creativi, libertà e creatività sono fortemente connesse: chi rinuncia alla libertà politica non corre nel lungo termine il pericolo di perdere la sua potenza creativa e innovativa. Tutti i Paesi orientali hanno utilizzato le tecniche occidentali ma avranno la creatività che le ha generate?
Pubblicato su Il Giornale Dom, 02/08/2020 - 17:00 con il titolo Non c'è estro senza libertà