Gelosia sessuale o gelosia emotiva?

19 Luglio 2018



Gelosia sessuale o gelosia emotiva?
Gelosia sessuale o gelosia emotiva?

Sesso e gelosia

La gelosia, sebbene sia legata al sesso, non si esaurisce in esso: infatti, essa fa la sua comparsa nell’innamoramento quando la coppia diviene esclusiva, quando viene dato valore non solo al corpo dell’amato, ma alla sua unicità fisica e spirituale. Senza amore non c’è gelosia, ma allo stesso tempo la gelosia ha a che fare con il sesso, perché il sesso è ciò che di più esclusivo si offre all’amato e si pretende da lui. Esistono però delle differenze tra la gelosia maschile e quella femminile.

Maschi e femmine

Da una recente ricerca americana dell’università di Chapman e dell’ UCLA del 2014 condotta su un campione di circa 64.000 individui, si evince che l’uomo tende a provare gelosia più all’idea dell’infedeltà fisica della propria amata (54% degli uomini contro il 35% delle donne), che non per un’infatuazione amorosa meramente platonica, mentre per il 65% delle donne, al contrario, la gelosia è suscitata con maggiore frequenza dall’idea che il proprio amato possa essere emotivamente coinvolto da un’altra donna, che non dall’idea che abbia un one night affair. In altre parole, gli uomini sono più soggetti a provare una gelosia di tipo sessuale, mentre le donne una gelosia di tipo emotivo. Come ha ben illustrato Alberoni, queste differenze possono ascriversi anche alle peculiarità dell’erotismo nei due generi.

Erotismo maschile e femminile

L’erotismo maschile è discontinuo, vorace, corporale, promiscuo, legato al possesso sessuale e quindi nell’immaginario maschile le fantasie gelose sono sempre legate all’atto sessuale, al tradimento dell’esclusività fisica. L’erotismo maschile tende all’appropriazione del proprio oggetto d’amore, quindi, anche la gelosia si presenta prevalentemente come gelosia sessuale, ossia oggettuale. L’uomo immagina l’amata mentre fa l’amore con un altro uomo, mentre prova piacere, mentre concede ad un altro ciò che fino a quel momento era riservato solo a lui e il timore è che preferisca l’altro a lui.

Per la donna, al contrario, l’erotismo è continuo, diffuso, per estensione comprende le dimensioni dell’immaginario – molto più ricco e articolato - del rapporto di coppia, della cura, della relazione, e, nonostante anche le donne possano essere fisicamente possessive e gelose, è più frequente che nelle fantasie femminili siano le parole, le carezze, le attenzioni, i sentimenti che il partner rivolge ad un’altra donna a intensificare la gelosia, che non l’idea del rapporto sessuale in sé.

Una donna spezzata

Ce lo illustra chiaramente Simone de Beauvoir ne Una donna spezzata.

Monique, dopo ventidue anni di matrimonio e due figlie, accoglie la confessione del marito di avere un’amante cercando di razionalizzare ciò che sta accadendo: “Ciò che mi aiuta è che non sono fisicamente gelosa. Il mio corpo non ha più trent’anni, ma neanche quello di Maurice. (…) Oh, non mi faccio illusioni: Noëllie ha l’attrattiva della novità; nel suo letto Maurice ringiovanisce. Ma quest’idea mi lascia indifferente. Mi darebbe molto più fastidio una donna che gli portasse veramente qualcosa di nuovo”, scrive sul proprio diario. Inizialmente non si sente minacciata dalla piccola ‘sbandata’ del marito. Si vuole dimostrare comprensiva, paziente, vuole lasciargli tutto lo spazio che desidera, perché è certa che alla fine lui si stancherà della novità e tornerà da lei. Però, qualche giorno più tardi, dopo che il marito ha passato l’intera notte fuori con l’amante, annota sul suo diario: “Sono in pigiama, prendono il caffè, si sorridono… Questa visione mi fa male. (…) Con una settimana di ritardo, comincio a soffrire. (…) Lui ha ritrovato la gioia orgogliosa di soddisfare una donna. Andare a letto non è semplicemente andare a letto. V’è tra loro quell’intimità che una volta era soltanto mia. Svegliandosi, coccolerà anche lei entro il cavo della spalla, chiamandola la mia gazzella, il mio uccellino dei boschi? O avrà inventato per lei altri nomi, che pronuncerà con quella stessa voce? O avrà inventato addirittura un’altra voce? (…) Mi sento segare il cuore con una sega dai denti finissimi”.

Sono sufficienti pochi giorni perché i confini del territorio sessuale e di quello emotivo inizino a sfumare.

L’intimità fisica è il preludio di quella emotiva. Monique inizia a soffrire all’idea di ciò che Maurice sta condividendo con l’amante. È l’idea che un’altra donna possa invadere e appropriarsi di quello spazio simbolico che è il Noi della coppia, a cui si sono dedicati cure, tempo, amore, attenzioni a renderla gelosa e insicura. Le immagini, le fantasie che le arrovellano la mente non sono legate all’atto sessuale, ma alla tenerezza e alla complicità, e come un tarlo, questi pensieri iniziano a minare la sua certezza sui sentimenti del marito e la gettano nella disperazione, consentendo al dolore di dilagare.

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Federica Fortunato

Sociologa e professional coach. Collabora dal 2000 con l’università IULM, ha tenuto corsi presso l’Università Statale degli Studi negli insegnamenti ad indirizzo sociologico e ha collaborato con il Politecnico di Milano. Nel corso degli anni ha partecipato a numerose ricerche universitarie, con l’ISTUR presso committenti privati e istituzionali, con il Centro Sperimentale di Cinematografia e presso realtà aziendali italiane nel settore del lusso.

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