Sappiamo che l’amore ci rende capaci di vedere la bellezza del nostro amato.
Ma spesso dimentichiamo che ci sa far vedere anche la bellezza del mondo che ci circonda.
Qualcuno dice che è una illusione, ma io credo invece che l’amore potenzi le nostre capacità di vedere e di sentire. Quando fai un viaggio con la persona di cui sei innamorato scopri, come una rivelazione, la stupefacente bellezza delle case della città che visiti, l’incanto delle scogliere che precipitano sul mare, l’incendio di un tramonto o la sublime poesia di una cattedrale, di un chiostro che non avresti mai guardato. E tutto si moltiplica se ne parli, se condividi questi pensieri e queste emozioni col tuo amato. E, quando cogliamo la bellezza di un paesaggio o di un opera d’arte con lei, abbiamo una esperienza che è in qualche modo affine al rapimento amoroso. In quell'istante è come se cadessero le barriere che ci isolano dal mondo e l’essenza dell’ oggetto irrompe, si impossessa di noi. Come nell'amore quando entriamo in contatto diretto con la natura profonda dell’altro, ne cogliamo l’incredibile stupefacente e unicità. Non c’e da meravigliarci perciò se l’amore ci conduce a vedere la bellezza. Perché ci apre gli occhi, ci spalanca il cuore, ci pone in rapporto diretto con la realtà. Avviene l’opposto se invece siamo chiusi in noi stessi, tristi, rancorosi diffidenti: quando il nostro cuore è chiuso, sono chiusi anche i nostri occhi. E possiamo passare davanti alle più stupefacenti meraviglie naturali, alle più sublimi opere d’arte senza vedere, senza sentire.