Un caso di fascino maschile

23 Febbraio 2018



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Cos’è che rende attraente l’uomo, che gli dà fascino? Una prima fondamentale fonte di fascino è ciò che costituisce la base di ciò che abbiamo chiamato il rango erotico: ciò che fa emergere, eccellere l’uomo, la bellezza, il successo, la ricchezza, il potere. Tutte cose che talvolta la donna coglie con uno sguardo anche solo vedendolo camminare, sentendolo parlare, dal modo in cui tratta gli altri uomini e le altre donne.

In questo caso il potere seduttivo gli deriva dal potere sugli altri. Ma vi sono anche uomini che non sono ricchi, non sono potenti non sono nemmeno belli secondo i criteri attuali della bellezza muscolare eppure hanno uno straordinario potere seduttivo. Ricordo un impiegato della Miralanza, non un alto dirigente della società, di media statura che esercitava sulle donne un fascino irresistibile. Era sempre elegante, curato, diritto, con una espressione seria, dava l’impressione di saper risolvere i problemi con serenità. Non ho mai capito come guardasse le donne e cosa loro vedessero nel suo viso, ma di certo loro ne erano attratte, erano lusingate, parlavano volentieri con lui, ne sembravano ammirate. Lui le prendeva sotto braccio come se fosse la cosa più naturale di questo mondo e loro lo seguivano. Aveva lo stesso fascino dei grandi seduttori, Casanova, Don Giovanni, quelli a cui le donne non resistono. Lo identificano subito dall’aspetto, dallo sguardo, dal modo di rivolgersi a loro ad un tempo fermo e gentile, dall’assoluta sicurezza di riuscire unita al desiderio vibrante, dal gesto che sembra d’imperio ed è una carezza, dalla voce che, qualunque parola dica, è un invito sessuale. “Egli ti guarda” scrive Anaïs Nin “come se attraverso te guardasse tutte le donne del mondo. E senti in quello sguardo che tutte le altre donne lo desiderano e sono pronte a darsi a lui.” E se lui incomincia a sussurrare parole d’amore o di sesso – lui solo può farlo, lui solo può dire tutto quello che vuole – le loro resistenze vengono meno. Il suo parlare è ipnotico, irresistibile. Sono subito languide, eccitate, pronte a cedere. Anche le più rigide, le più puritane, le più intransigenti, anche se non faranno all’amore, con lui diventano allegre, lo trovano simpatico, intelligente, gentile e con lui ridono e restano volentieri a conversare. E tutte, tutte senza eccezione, a lui perdonano quello che ai mariti e ai fidanzati non perdonerebbero, perdonano tutto.

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Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

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