Il figlio dell'altro
Nel saggio di Roberta Castoldi, La notte trasfigurata, l'autrice tratta della trasfigurazione a proposito di una esperienza straordinaria avvenuta ad una coppia mentre passeggiava in un bosco di notte al chiaro di luna.
La donna ad un certo punto dice all’uomo che il figlio che porta in grembo non è il suo. Un’informazione che potrebbe produrre un trauma o un rifiuto, perché solo adesso lui viene a sapere che la donna ha avuto un altro e che porta in sé suo figlio. Nel ricostruire questa scena, dobbiamo ipotizzare che l’uomo pensi che dovesse averlo amato molto. E ne è geloso. Non solo, ma che egli pensi che ogni volta che guarderà il bambino non potrà non pensare all’altro.
Molti uomini quando si stanno innamorando, cioè quando si stanno gettando in un amore esclusivo (sia ben chiaro, solo in questa situazione) vogliono rivivere tutto il passato della loro amata per essere presenti in tutto il corso della sua vita. E ogni volta che lei racconta di un amore sono gelosi, ma poi superano questa gelosia attraverso un lento processo.
Quando invece non ne sono ne toccati ne turbati?
Quando il loro non era un vero innamoramento, ma un’attrazione sessuale, un'infatuazione. In questo caso il fatto che lei abbia fatto all’amore con un altro non li tocca minimamente, anzi certe volte può eccitarli. Perché hanno l’impressione di avergli portato via la donna. I sovrani, i granduchi, i principi e i magnati della Belle Époque si contendevano le grandi mondane senza gelosia. Tutti volevano la Bella Otero perché l’avevano avuta tanti importanti personaggi e perciò ai loro occhi valeva eroticamente moltissimo.
Ma allora una persona innamorata che vuole amare ed essere amata in modo esclusivo è condannata alla gelosia del passato? No. Ci sono molti casi in cui la persona innamorata ha delle esperienze straordinarie che annullano la negatività del passato, cioè ci fanno amare e desiderare quella persona qualsiasi cosa abbia fatto, perché capiamo le ragioni profonde, vediamo il mondo con i suoi occhi di prima che ci incontrasse. Allora quella cosa che ti provocava gelosia e orrore, che ti sembrava inaccettabile, improvvisamente cambia significato, diventa un valore e la persona, anziché essere abbassata dal suo comportamento passato ne viene immensamente valorizzata.
La notte trasfigurata
Nel caso narrato, la donna spiega che desiderava immensamente un figlio e temeva di non poterlo avere. Il desiderio di dare la vita appare giustificabile, anzi nobile. Improvvisamente la persona che lo ha fatto appare diversa straordinaria. Perché per realizzare quel fine si è esposta alla critica sociale, alla possibilità di non essere più amata (siamo a fine Ottocento). E invece l’uomo non la vede più come prima, ma trasformata positivamente. È alta, luminosa, affascinante.
Un altro esempio di trasfigurazione, è narrato nel libro L'amore e il tempo. In questo caso l'inizio di un amore e la trasfigurazione avviene per tramite di un simbolo, la mela che l'uomo dona alla donna al loro primo incontro. Solo dopo anni lei si renderà conto della potenza del simbolo che li aveva uniti, in quel momento i due amanti entrano in un'esperienza trasfigurante.
Nelle favole il viandante incontra una persona qualsiasi poi scopre che è il re! Nei vangeli un certo giorno Gesù appare agli apostoli per un istante trasfigurato, cioè mostra loro la sua divinità. E lo stesso fa Krishna con Arjuna nel Mahabharata quando gli appare come dio supremo degli infiniti universi.
Nell’innamoramento questa visione trasfigurante avviene talvolta all’inizio talvolta volta dopo, come improvvisa scoperta della straordinarietà della persona amata che diventa per te la più bella, la più desiderabile del mondo e l’ami anche se non sei sicuro che lei ti ami. Anzi in questo caso la trasfiguri ancora di più. Alla rivelazione, di colpo, lui la vede in modo diverso, straordinariamente elevata, questa è la trasfigurazione. Il processo avviene in un tempo rapidissimo in un istante.