Il mito di Alcesti

L’amore assoluto, incondizionato, quello che gli amanti sognano, non esiste. Ce lo insegnano alcuni grandi miti che la cultura occidentale ha tramandato nel tempo. Uno di questi è il mito di Alcesti (Euripide 485 – 404 a.c.). Alcesti è la moglie di Admeto, re di Fere, in Tessaglia. Per espiare la colpa di aver ucciso […]

Jung, la sua scuola e le donne

Carl Jung, psicoanalista carismatico e innovativo, attrasse un circolo ristretto di donne intelligenti e colte, che si dedicarono completamente alla sua figura e al suo lavoro offrendo contributi intellettuali significativi, ma raramente ricevettero riconoscimento pubblico, vivendo spesso all’ombra del maestro. La loro dedizione si trasformò in una sorta di dipendenza emotiva, ispirata dal fascino personale di Jung, che le portava a mettere il proprio ingegno al servizio della sua opera. L’unica eccezione fu Sabine Spielrein, che si rifiutò di accettare un ruolo subordinato e si distaccò. Questo rapporto, caratterizzato da transfert e dinamiche personali intense, rifletteva la concezione junghiana del femminile, ma solleva questioni sul mancato riconoscimento delle collaboratrici che contribuirono al suo lavoro.

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