Un Natale nostalgico

27 Dicembre 2024



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di Giulia Canafoglia Venturini

Scrivo questo articolo perché penso che molte persone vivano questa situazione e provino certe emozioni di solitudine e nostalgia in periodi dell’anno come il Natale.  Da piccola pensavo al Natale con il fine solo di ricevere regali, non davo abbastanza importanza a quanto fosse bello vedere la famiglia unita festeggiare assieme, fare l’albero di Natale tutti assieme, al pranzo del 25 con i nonni e gli zii e i cugini, alla notte della vigilia quando i nostri genitori stavano fino a tardi svegli per metterci di nascosto i regali sotto l’albero, al mattino di Natale quando mamma e papà aspettavano me e mia sorella che scendessimo le scale e meravigliate guardassimo l’albero con sotto infiniti regali, alle vacanze tutti insieme e alla letterina di natale fatta con cura.

Adesso penso con molta nostalgia a tutte queste cose e con molta tristezza per aver dato molte volte tutto per scontato, ora vedo il Natale solo come un momento in cui vi dovrebbe essere unità in famiglia, per passare più tempo tutti insieme, non ho mai pensato da piccola a quanto contasse e fosse importante avere un punto di riferimento costante come la famiglia. Penso sia la cosa più importante avere dei genitori che ci vogliono bene e fratelli o sorelle su cui poter contare, ma una cosa ancora più importante deve essere lavorarci ogni giorno per poter mantenere ciò che si ha e mantenere un clima di tranquillità e serenità tra tutti.

Non bisognerebbe mai dar per scontato un amore che abbiamo o anche un’amicizia, perché ogni cosa ha bisogno di esser curata, ed è lo stesso per la famiglia, non possiamo pensare di averla e allora bene non dobbiamo fare nient’altro, perché altrimenti i legami finiscono per non avere alcun sentimento dietro, bisogna preoccuparsi per i nostri famigliari, donargli il nostro tempo costantemente senza trattarli male, credendo che tanto non se ne andranno perché sono la nostra famiglia, se non si agisce così si finisce per vivere una vita familiare monotona in cui ci abituiamo a vivere e basta con le stesse persone, ma senza pensare a quanto siano fondamentali per noi.

Quando i miei genitori hanno divorziato, io e mia sorella siamo state molto vicine e ho capito da lì che nonostante la nostra famiglia si fosse divisa per così dire, il legame che avevamo io e lei contava più di ogni altra cosa. Per le persone che hanno i genitori divorziati o anche una famiglia divisa, il Natale diventa un momento di nostalgia di quando si era piccoli e si aveva quell’ unità. Infatti il divorzio a me personalmente credo abbia fatto sentire un senso di forte instabilità, mi ha come distrutto un pilastro fondante, ha diviso la mia vita in due, facendomi girare di casa in casa, da genitore in genitore, ed è lo stesso per il Natale; è come se mi sforzassi di provare uno spirito natalizio e di vivere quella magia che c’era un tempo, ora non facciamo più l’albero di Natale tutti assieme, sarà anche perché io e mia sorella siamo cresciute, ma in realtà è che dentro di noi quello spirito di Natale, di unità, si sta affievolendo sempre più, perché vediamo tutto da un’altra prospettiva, dobbiamo scrivere due letterine di Natale, una a mia madre e una a mio padre, “letterina”  che è diventata un pensare assurdamente in maniera materialistica a infinite cose che vorremmo che in realtà non ci servono ; per poi mandarle su whatsapp senza un minimo di significato dietro.

La mattina di Natale non scarteremo più i regali con davanti i nostri due genitori che ci guardano con uno sguardo di felicità, abbiamo un albero da mia madre e uno da mio padre, dobbiamo organizzare un piano di Natale per capire con che genitore passare la cena della vigilia e con quale il mattino del 25 e il pranzo, lasciando da solo uno dei due genitori, da piccola non avrei mai pensato di doverlo fare, di dover lasciare mia madre o mio padre da soli in un momento come il Natale. In generale accuso questa situazione anche in qualsiasi giorno abituale, solo che questa sensazione di malinconia la sento più a Natale o nelle festività, essendo dei momenti importanti di condivisione.

Mi fa strano pensare che altre persone invece che vivono questo momento di partecipazione con la propria famiglia non l’apprezzino quanto io lo apprezzerei se lo avessi indietro, proprio perché per loro è normale e lo era anche per me. In generale nella vita penso che ci abituiamo troppo spesso a certe cose e ciò fa perdere il senso di preziosità che dovrebbe esserci sempre, non bisognerebbe dare tutto per scontato, non sappiamo quando finirà una cosa, non possiamo saperlo, non potevo immaginare che due anni fa avrei festeggiato l’ultimo pranzo di Natale tutti assieme o semplicemente l’ultima volta che in una normale cena mi sarei seduta con mia sorella, mio padre e mia madre insieme, ma penso che certe cose accadute ci facciano capire quanto dovremmo vivere ogni momento senza cercare sempre qualcosa di più da un’altra parte; ed è per questo che a Natale penso si debba apprezzare ,ancora di più, quello che si ha ora, nel presente stesso.

 

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