L' amore, l'innamoramento, nei loro lineamenti essenziali, nella loro struttura non sono mutati. Però la grande libertà sessuale, la libertà di prendere e lasciare a piacimento non si sono tradotte in semplicità e naturalezza.
Le relazioni fra i sessi sono diventate più incerte, ambigue e tortuose. L'amore incomincia e ricomincia più volte, compie molte esplorazioni, ma il grande amore ricambiato che dura è molto raro. Inoltre il sesso slegato dall’amore, l’avventura, il piacere di cambiare, può continuamente interferire con il grande amore che dura, e lo mette in crisi.
Oggi con l’evoluzione biologica e sociale la parità, gli esseri umani tanto maschi che femmine, hanno bisogno del sesso, del piacere sessuale e non hanno più remore a cercarlo. Ma hanno bisogno anche dell’amore come entusiasmo, passione, trascendenza impegno.
Abbiamo bisogno dell’amore terrestre corporeo fugace e dell’amore assoluto sublime che eleva il nostro animo. In questo momento storico questo duplice rapporto è in crisi. Il momento in cui essi si congiungono è l’innamoramento e il problema fondamentale della nostra epoca è di far sì che questo congiungimento riesca a durare, e possa dar origine ad una coppia che continua ad arricchirsi.
La coppia innamorata, infatti, è un tentativo di costituire una comunità nuova, un miglioramento del mondo. Questo è possibile se nella coppia facciamo confluire tutte le domande che contano, tutti gli impegni essenziali, la religione, la politica, la professione, la morale, i figli, ma anche la ricerca del nuovo, il gioco, l’arte, la poesia, la danza, il sesso, il piacere. Oggi invece si va diffondendo una ideologia secondo cui le domande metafisiche, sublimi, sono sopravvivenze arcaiche, anticaglie patetiche che non meritano rispetto,
E poiché tutti lavorano, ma hanno vita separate, l’incontro di coppia diventa al massino un breve dialogo serale e un frettoloso rapporto erotico. Ma attenti, se una coppia perde l’alto spessore e se non sa più far fiorire questa sua misteriosa natura, si spegne. Gli individui si inaridiscono. Di costoro Max Weber scriveva alla fine dell'Etica protestante: "Specialisti senza spirito, gaudenti senza cuore: questa nullità immagina di essere asceso a un grado di umanità mai prima raggiunto".