Innamoramento o infatuazione erotica

23 Giugno 2018



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Cosa vale la pena di vivere nelle nostre vite?
Il piacere può essere una spinta intensissima, indistinguibile dall’amore.

A fine anni ottanta, la splendida Kim Basinger in Nove settimane e mezzo insinuava in noi in modo convincente che la passione erotica fosse qualcosa che vale la pena di vivere sopra a ogni cosa. Non ci mostrava una qualunque storia di sesso, ma una intensa, vera attrazione alchemica tra due personaggi ben assortiti, anche intellettualmente, che si incontrano e vivono un “amore” pieno di intensità e passione.

Kim è divorziata, lavora in una galleria d'arte ed è dunque amante della bellezza che, come le dice il pittore per il quale organizza un vernissage dell'opera, vive solo nel presente. La bellezza non la puoi trattenere e far durare.
La ragazza incontra un ricco finanziere, un personaggio  "tipo" nel panorama degli anni ottanta. È affascinante e solitario. Vuoto è il suo ufficio, elegante e vuota la sua casa. Ma è un vuoto elegante e patinato, creato e abitato da un'intenzione di tenere gli altri lontani. Non ci sono gli amici, i parenti. Sentiamo l’odore del potere del denaro, tipico di quel periodo in cui dobbiamo necessariamente collocare il film. È il potere di vivere diversamente dagli altri, di qualcosa di impalpabile, il vivere al di sopra, separato.

La donna gli piace moltissimo, la corteggia la incalza e la porta nel suo mondo. Kim è bellissima, emana la sensualità coinvolgente di una donna innamorata. Ti puoi identificare come donna perché non è mai volgare. Ha quel fremito nelle labbra che ogni donna che ha provato l'intensa eccitazione sessuale e amorosa insieme, riconosce.
Anche lui non sembra volgare e se non è chiaro dove finisce il gioco erotico e inizia il potere o la perversione, la vera questione non chiara è se è "solo" eros o se ne è innamorato. Li sentiamo allegri eccitati felici coinvolti uniti. Due che si amano li immaginiamo così.

A distanza di trent'anni da questa pellicola che abbiamo visto tutti ci chiediamo, di cosa si tratta? Di amore? Di passione? Di sesso?  Se è sesso, è un sesso vibrante, allegro, dove la nudità non ci appare pornografia.

L’unico metro che possiamo applicare per comprendere il loro rapporto è analizzarlo con oggettività. Ogni film, come del resto la vita, svelando alcuni elementi, occulta particolari importanti, ma se ci concentriamo sull‘oggettività e la vediamo in azione, iniziamo a capire. Altrimenti restiamo confusi nelle emozioni che la bellezza della scenografia e l’intensità erotica delle scene ci trasmettono.

La mia teoria iniziale era che lei si stava innamorando di lui, era già un po’ innamorata, ma con ancora una riserva che le consente di andarsene alla fine, anche se il regista stesso ha ammesso che si era trattata di una scelta, in qualche modo una forzatura. Lui non avrebbe fatto finire così bruscamente la storia, ma era convinto che il pubblico preferisse che lei lo lasciasse. Credo che il regista intendesse una cosa ben diversa che da donna riconosco: una donna reale, con quella sensibilità, arrivata a quel livello di coinvolgimento, difficilmente si sarebbe riuscita a liberare così in fretta.

Di lui invece ritenevo fosse innamorato ma senza saperlo. Un innamorato, pervertito, ma innamorato. Per tutto il film lui la guarda con amore. È evidente che la adora, tanto che quando lei se ne va, lui resta come paralizzato. Sembra che il film si interrompa prima di mostrarci la sua desolazione, ma la percepiamo. Dunque restiamo in sospeso intanto che lei se ne va.

E risalendo attraverso i segni oggettivi si può rilevare che lei si stava innamorando. Perché lei sarebbe innamorata? Perché riconosciamo la presenza di tutti i segni dell’amore: si fida di lui, vuole raccontargli il suo passato, si lascia coinvolgere in tutti i giochi erotici che lui propone, tra paura ed eccitazione, ma come può farlo solo una donna innamorata. La pellicola forse ci fuorvia e abbellisce cose che non sarebbero belle, come accettare di vestirsi da uomo e far finta di essere gay e andare in giro di notte finendo aggrediti, rischiando di essere ammazzati o per lei di essere violentata, fare l’amore in un sottoscala sporco sotto lo scroscio di un’acqua che potrebbe persino essere uno scarico. E ancora, accettare di essere bendata, di ricevere ordini ed eseguirli ubbidiente. Il film è un escalation di richieste dell’uomo che lei accetta senza fiatare, senza proporre mai niente, altro segno di donna innamorata disposta a fare  quello che il suo uomo le chiede perché ha un senso nel loro rapporto.

Questa progressione continua in un'escalation che sembra non finire, ma di colpo trova due punti di non ritorno in rapida successione: Kim incontra il primo limite quando lui le ordina di gattonare per terra e raccogliere i soldi che lui le getta. Lei lo fa anche se qualcosa si rompe e incomincia a dubitare che non sia più un gioco ma che lui la tratti realmente come una prostituta. Ma quando lui le porta in una camera d'albergo una prostituta vera e inizia a fare l'amore con la donna in sua presenza, il  limite è superato. Allora lei capisce che il rapporto non è esclusivo, che lui la può sostituire addirittura con una prostituta. Allora tutti i loro giochi erotici cambiano totalmente significato e non sono più innocenti e giocosi. Perchè ora lei sa che lui la vuol far diventare una delle tante donne che lui compra.

Tra i segni oggettivi che era iniziato l'innamoramento sono le sue lacrime. Quando incomincia a vederlo in modo diverso inizia a piangere, le lacrime iniziano a scorrere sul suo volto e non sembrano fermarsi, perché è dilaniata, ed è dilaniata perchè non accetta di essere sostituita, intercambiabile. E non accetta di essere sostituita perchè si era innamorata e ha capito che lui non è innamorato. Ma piange perchè lo era lei, era entrata nel processo di innamoramento ed è molto difficile congelare un amore.

Alla fine infatti lo lascia mentre lui non se lo aspettava.  È importante notare che lei andandosene coglie l'attimo, perché io penso che se fosse rimasta sarebbe diventata schiava di lui.

Innamoramento o infatuazione erotica

E lui? All'inizio pensavo che lui si fosse innamorato senza saperlo. Un uomo innamorato può chiedere alla sua donna di fare dei giochi erotici anche un po’ strani, e i suoi ci sembra che non siano mai realmente pericolosi o volgari (in questo incide la magia della scenografia). Non è facile capirlo perché lui è ambiguo, presenta segni di amore e di non amore insieme.  Le dice frasi meravigliose, che può dire solo un uomo innamorato, frasi che lei desiderava da sempre sentire: "mi prenderò cura di te, ti nutrirò, ti vestirò, ti cullerò.” Sono frasi di un uomo innamorato. Ma c'è un punto di estrema oggettività: lui vuole solo lei, la vuole solo di notte, non vuole i suoi amici, non vuole il suo mondo. Non vuole unire i loro mondi. Questo è un segno di non amore.
Oggi viene diffusa una teoria secondo la quale non mettere in comune niente permette di far durare un amore. Può far durare l'eccitazione, perché su una sconosciuta posso proiettare le mie fantasie preferite, ma se so della sua vita solida, le sue preoccupazioni, le sue fatiche, i suoi sogni, diventa difficile usarla come schermo per fantasticare.

Lui non vuole entrare nella sua vita, conoscere i suoi amici, non vuole mescolare nulla: sono segni che non è innamorato. Anche se non dà l’idea di trattarla come una prostituta, lui in realtà è così che la tratta: le dà ordini come farebbe con una prostituta, la invita insieme a una prostituta in una stanza d’albergo: è chiaro che, anche se lei gli piace molto, i suoi non sono solo giochi erotici, ma una precisa comunicazione, vi è in azione un meccanismo di dominio. Chi è innamorato non può dividere l’esperienza, vuole condividere tutto, sapere tutto. Se lei fosse la donna amata, lui la seguirebbe, vorrebbe conoscere la sua vita, la sua infanzia, sapere del suo matrimonio, perché è finito, se ama ancora suo marito.

Un altro segno ancora più chiaro che lui non è innamorato è la mancanza di parità: lei non discute mai, anche quando inizia ad avere dei dubbi, piange ma non parla con lui. Non può farlo, perché non sono uguali nella relazione. E quando lei se ne va, altro segno che era innamorato, non agisce come Anastasia in cinquanta sfumature di grigio, il meccanismo della perdita, ma è una donna delusa che non tornerà mai più indietro.

Infine, qual è il segno più tangibile che non è innamorato e che io mi sbagliavo a pensare che la amasse senza saperlo? Lo capiamo alla fine quando lei lo lascia. Un uomo innamorato si sarebbe precipitato in un dolore terribile, le sarebbe corso dietro, si sarebbe buttato ai suoi piedi, non avrebbe avuto paura di implorarla e di promettere di cambiare, le avrebbe chiesto perdono sarebbe corso dai suoi amici, le avrebbe portato di persona mazzi dei fiori più belli. E poi sarebbe stato ore ad aspettare un suo cenno. Un uomo innamorato è Leonard Cohen in I’m your man che canta la poesia dell’amore maschile.

Il film mostra ancora una volta che puoi parlare d’amore anche dove c’è solo erotismo, che l’erotismo prende a prestito le parole d’amore, ma resta erotismo.

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I 'm your man (Sono l’Uomo che fa per te, traduzione)

Se hai bisogno di un amante
farò tutto quello che desideri
e se vuoi un altro tipo d'amore
indosserò una maschera per te
Se vuoi un compagno
prendi la mia mano
Oppure sei vuoi colpirmi con rabbia
Sono qui che aspetto
Sono l'uomo che fa per te
Se è un pugile quello che desideri
salirò sul ring per te
Se vuoi un dottore
esaminerò ogni centimetro del tuo corpo
Se hai bisogno di un autista
salta dentro
Oppure, se vuoi portarmi a fare un giro
Sai che puoi
Sono il tuo uomo
Ah, la Luna splende troppo
La catena è troppo stretta
La bestia non andrà a dormire
Stavo scorrendo tutte le promesse che ti ho fatto
e che non ho potuto mantenere
Ah, ma un uomo non è mai riuscito a riconquistare una donna
di certo non implorando in ginocchio
altrimenti verrei da te strisciando
e mi getterei ai tuoi piedi
e ululerei alla tua bellezza
come un cane in calore
E mi aggrapperei al tuo cuore
e strapperei le tue lenzuola
dicendo ti prego, ti prego
Sono l'uomo che fa per te
E se vorrai riposare
un momento sulla strada
guiderò io per te
E se vuoi lavorare la strada da sola
scomparirò per te
Se vuoi un padre per i tuoi bambini
o soltanto camminare con me per un po'
attraverso questa sabbia
Sono l'uomo che fa per te
Se vuoi un amante
farò tutto quello che desideri
E se vuoi un altro tipo d'amore
Indosserò una maschera per te

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Cristina Cattaneo Beretta

Cristina Cattaneo Beretta (ha aggiunto il nome della mamma al suo) (email) Laureata in filosofia ed in psicologia a Pavia, psicoterapeuta, dottore di ricerca in filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica, ha condotto studi sul linguaggio simbolico e il suo uso terapeutico (Cristina Cattaneo Il pozzo e la luna ed Aracne). Studia le esperienze di rinnovamento creativo e i processi amorosi, approfondendo in particolare il tema della dipendenza affettiva. Ha pubblicato con Francesco Alberoni: L’universo amoroso (Milano, 2017 ed. Jouvence), Amore mi come sei cambiato (2019 Milano, ed. Piemme Mondadori), L'amore e il tempo (la nave di Teseo 2020), 1989-2019 Il rinnovamento del mondo (La nave di teseo, 2021)

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