Il desiderio sessuale è sempre naturale?

20 Aprile 2018



Arriva uno sconosciuto in una casa dove vive una coppia e sin dalle prime parole stabilisce una comunicazione silenziosa con la padrona di casa. Anche se non sanno nulla uno dell’altra, nel giro di brevissimo tempo, appena restano soli, lui si avvicina a lei superando i limiti della distanza sociale e lei lo lascia entrare nella sua sfera intima senza opporre alcuna resistenza. Hanno uno o più rapporti sessuali impetuosi e selvaggi, quasi animaleschi.

L’idea che vi sia una cosa come l'impetuosità sessuale, che non ha niente a che vedere con la vita e l’amore, che si presenta come un’interruzione del tempo e puoi sperimentare al massimo grado tra sconosciuti, è piuttosto diffusa. In un suo romanzo Erica Jong descriveva il suo continuo fantasticare l’incontro con uno sconosciuto che le saltava addosso nello scompartimento di un treno:  l'idea di un rapporto sessuale al buio costituiva la matrice della sua fantasia erotica più ricorrente. Quella di un sesso selvaggio, libero. E tuttavia quando le viene offerta la possibilità di agire la sua fantasia della scopata senza cerniera, quando un uomo le salta realmente addosso in uno scompartimento, Erica lo mette in fuga gridando. E allora si rende conto che era appunto solo una fantasia.  Solo nel porno,  solo dunque nelle  fantasie maschili,  la donna si mostra subito eccitata e disponibile al rapporto sessuale, ma non avviene nella realtà. Anche le donne che praticano lo scambismo, lo fanno in un contesto nel quale è stato predisposto. Ci sono luoghi e regie ben definite all'interno del quale gli incontri avvengono.
Ma nella vita reale l'improvviso emergere della sessualità tra sconosciuti non ha probabilmente un legame così forte con la sessualità, ma rimanda ad altro. La sessualità è il modo in cui si fa strada un bisogno che è di altro tipo. Due classici lo mostrano con chiarezza.

Il romanzo di Ken Follett La cruna dell'ago racconta la storia di una giovane coppia che vive su un isola deserta insieme al figlio: l’unica altra presenza è un telegrafista. Il marito è stato ferito in guerra ed rimasto paralizzato, così ha cercato un luogo dove nascondersi, è incattivito, beve e tratta male la moglie.  La donna lo ha seguito sull'isola perchè è sua moglie ed è infelice e sola.

Ma una notte qualcosa spezza la piatta monotonia: un navigante fa naufragio e approda sull’isola. Si presenta alla loro porta in modo impeccabile, è un bell’uomo slanciato e gentile, i suoi modi rivelano che è una persona colta e raffinata. Viene accolto in casa e gli basta un’occhiata per capire l’ infelicità della giovane donna  e che la donna, affamata di vita, affoga in una solitudine senza via di uscita. E' sufficiente per lui mostrare alla donna  un po’ della gentilezza che il marito non ha più e attenzione perchè la donna si getti tra le sue braccia. Lo sconosciuto risveglia in lei una grande passione.

Possiamo parlare di pura passione sessuale? In realtà vi è molto di più. L’uomo rappresenta per lei la speranza di un cambiamento da una vita deprimente, a cui si era rassegnata come se non vi fossero altre possibilità. La passione sessuale è una conseguenza del risveglio della speranza  di vita.

Un altro caso in cui viene rappresentato l’incontro sessuale violento è nel film Il postino suona sempre due volte. Anche in questa situazione un uomo che vive al di fuori delle regole sociali (un girovago che vive di espedienti),  entra in una tavola calda gestita da una donna e dal marito. Appena restano soli, l'uomo assale sessualmente, come in un raptus, la moglie del proprietario e lei risponde in modo estremamente passionale.
Anche in questo caso vi è una donna bella e giovane, piena di vita, imprigionata in una vita squallida, a fianco di un marito inadatto.
Sono due casi interessanti perchè smontano l’idea che il sesso sia sempre naturale. Siamo abituati a considerare molte cose apparenza, o spostamenti di un desiderio su un altro piano, ma di fronte al sesso  siamo convinti che non menta mai, che sia sempre il segno di un’attrazione erotica pura, diretta, primaria. Che sia la natura che parla. Crediamo che nel sesso si riconoscano   la maschilità e la femminilità: il vero maschio e la vera femmina si uniscono eroticamente senza dover neppure parlare.
Invece non è così, anche molti comportamenti sessuali sono la trasposizione di altri meccanismi. Nei casi menzionati qui si tratta di meccanismi di evasione. Le due donne pensavano di non avere via di uscita, di non avere potere sulla loro vita, erano imprigionate e ora si rendono conto che un'altra vita sarebbe possibile: la passione travolgente può essere indice di un bisogno che con il sesso non c’entra nulla, o in modo solo secondario, soprattutto per la donna.


E’ un bisogno, una rabbia, un impulso che non trova nel sesso la soluzione a un problema impossibile, ma che cerca una soluzione che va oltre al sesso.


Entrambe queste donne non hanno a fianco uomini cattivi, ma deboli: uomini che non sono dei combattenti, che non sanno affrontare le prove della vita, ma tengono in scacco la moglie con il ricatto, il senso di pena, la loro inadeguatezza; pensano che sia sufficiente il fatto di essere sposati e riversano su di loro la loro aggressività impotente.

E in entrambi i casi  citati, alla grande intimità fisica non segue quel passaggio necessario, indispensabile verso l'innamoramento. Non vediamo i due parlarsi, raccontarsi nella nuda verità, non vediamo gettare le basi di un rapporto che possa costruire una reale alternativa alla vita presente. Nel romanzo

La cruna dell’ago , anche se attratto dalla donna, l'uomo che è una spia, prosegue nel suo piano. Mentre la donna, Lucy non ha neppure il tempo di lasciarsi coinvolgere nel profondo, perchè scopre che l’uomo che ha lasciato il suo letto poche ora prima, le ha ucciso il marito. A quel punto salgono in primo piano i bisogni primari: la difesa della  propria vita e del figlio. E sono queste le spinte che la portano a uccidere l'uomo.
Nel film il postino suona sempre due volte, la passione non diventa innamoramento. Se così fosse, i due inizierebbero a parlarsi dei sogni che avevano accarezzato da giovani e non hanno potuto realizzare.  Farebbero emergere un sogno comune, un progetto tutto loro e partirebbero insieme per realizzarlo, lasciando in pace il marito con la sua tavola calda. Penserebbero alla loro felicità, a una nuova vita tutta loro e avrebbero il coraggio di affrontarla.

Gli innamorati sono spietati nel mettere in cima il proprio amore, ma lasciano da parte ogni vendetta e hanno la virtù del coraggio. Invece qui non c’è alcun cambiamento, ma solo la somma di due disperazioni che  fa di loro un'associazione a delinquere, che li porta al progetto di uccidere il marito e prendere il suo negozio.
Il loro appassionato incontro sessuale, resta dominato dal meccanismo dell'evasione, non diventa innamoramento, non diventa cambiamento, non li porta a un livello superiore. La promessa di vita nuova che li aveva gettati selvaggiamente l'uno nelle braccia dell'altro, non diventa realtà. I due non lo sanno, ma è quello il motivo per il quale restano impastoiati in azioni meschine che li porteranno alla distruzione.

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Cristina Cattaneo Beretta

Cristina Cattaneo Beretta (ha aggiunto il nome della mamma al suo) (email) Laureata in filosofia ed in psicologia a Pavia, psicoterapeuta, dottore di ricerca in filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica, ha condotto studi sul linguaggio simbolico e il suo uso terapeutico (Cristina Cattaneo Il pozzo e la luna ed Aracne). Studia le esperienze di rinnovamento creativo e i processi amorosi, approfondendo in particolare il tema della dipendenza affettiva. Ha pubblicato con Francesco Alberoni: L’universo amoroso (Milano, 2017 ed. Jouvence), Amore mi come sei cambiato (2019 Milano, ed. Piemme Mondadori), L'amore e il tempo (la nave di Teseo 2020), 1989-2019 Il rinnovamento del mondo (La nave di teseo, 2021)

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