La scintilla divina che condividiamo con molte altre creature si accende a intermittenza nei momenti magici dell’esistenza, alimentata dalla natura, dalla presenza di intelligenze che incontriamo, alberi, spiriti di natura, messaggi del vento, carezze di pioggia.
Il giorno del compleanno è uno dei momenti magici dove tutto diventa possibile. Il mio ottantesimo compleanno è stato un’esplosione di umorismo e allegria. La festa è iniziata nella Città dei Sogni durante la notte. Voci e colori sono diventati reali al risveglio, nei messaggi telefonici degli amici, nelle candele.
La meditazione mattutina è diventata un centralino denso di messaggi in lingue diverse. Amici dell’Oltre, profumo di mare, echi di montagne. Nello specchio un’anziana figura curiosa sorride, così diversa dall’immagine mentale eppure identica. Il mare del tempo culla emozioni e ricordi, burrasche e placide notti, tramonti infuocati, mentre la fragile barchetta del corpo fisico viaggia. Una compilation di vite con l’intrepido Capitan Harlock al timone.
La vecchiaia, con le sue rughe, è un’esperienza interessante che aiuta a lasciar andare avanti nuove forze costruttrici. Senza il corredo di acciacchi della senescenza, il distacco dalla materia pesante diventa difficile e doloroso, la paura del grande salto trasformativo si riempie di malinconia. L’attaccamento, ingrediente indispensabile nelle prime fasi della vita, diventa una terribile catena quando l’illusione onnipotente di una continuità uguale a sé stessa ci possiede.
Diventare una utile fonte di lavoro per medici, infermieri, Rsa, può essere una consolazione transitoria.
Sorrisi e dolcetti dei parenti costellano il cielo del viaggio verso le Grandi Porte. Il biglietto è fatto di curiosità e speranza di arrivare nella terra promessa, il Grande Fuoco Divino dove tutte le scintille ritornano.
Una buona preparazione al Viaggio è la formula innata di memorie di specie specifiche in ogni razza, dove l’energia conosce la sua indistruttibile Eternità.