Innamorati, raccontatevi il vostro passato

19 Ottobre 2017



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Quando due persone sono innamorate, ciascuno vuol conoscere l’altra non solo per come è ora, ma anche come era prima di incontrarla, che amori ha avuto. E nel caso dell’amore profondo questo desiderio di conoscerla arriva fino all’infanzia, cerchiamo di immaginarla bambina, adolescente, vogliano sapere delle sue prime esperienze, del suo primo amore, insomma è come se volessimo ripercorrere al suo fianco tutta la sua vita. E, a nostra volta, vogliamo raccontarle la nostra vita quasi per mostrarle la nostra essenza, la nostra anima, il nostro più vero e profondo essere. In questo modo ciascuno ripercorre la propria esistenza, ripensa e rigiudica tutto ciò che ha compiuto, scopre dove ha sbagliato, dove ha fatto bene, si rende conto di avere anche altre qualità, altre capacità, di aver avuto desideri a cui ha rinunciato per paura, per conformismo perché non si rendeva conto della loro importanza e in questo modo si riconcilia con parti di se stesso che aveva respinte. E poiché partecipa al racconto del suo amato, rivive anche la sua vita, vede le cose come lui le ha viste e arricchisce così la sua prospettiva sul mondo.

Questo processo di ricordo è la storicizzazione in cui gli innamorati si impossessano del proprio passato, si sentono finalmente liberi di essere ciò che vogliono essere. Questo processo, attenzione, è possibile solo nello stato nascente.

Nello stato nascente noi abbiamo la capacità di togliere valore al passato, di vedere in modo benevolo qualsiasi cosa abbia fatto il nostro amato. Se la mia amata mi racconta che in un certo periodo della sua via ha fatto una vita dissoluta, io capisco le ragioni che l’hanno condotta a quel comportamento, ma gli tolgo ogni importanza. E non vivo con gelosia le sue esperienze perché è come se fossero le esperienze d’un altra donna non di quella che è qui con me. Questa non è più la stessa donna, è una donna nuova, è rinata e niente dell’altra resta in lei se non come un pallido ricordo.

Cosi noi possiamo rileggere il nostro comune passato ed espellere da esso ciò che rallenta o blocca il nostro amore. E’ un andare indietro per sciogliere i nodi che ci tenevano legati e quindi poter correre avanti. Se soffrivamo per un amore deluso e non potevamo liberarci del suo ricordo, raccontandolo al nostro amato nello stato nascente ce ne liberiamo, lo sprofondiamo nel passato e siamo liberi.

La storicizzazione è esattamente l’opposto della regressione descritta dagli psicoanalisti. Nella regressione noi torniamo nel passato e ne restiamo prigionieri, nella storicizzazione ci ritorniamo per liberarcene. È grazie a questo meccanismo che i due innamorati si liberano dei legami che li tenevano prigionieri.

Perché nel processo di storicizzazione noi possiamo ascoltare il nostro amato che ci racconta i suoi precedenti amori senza diventarne gelosi? Perché nello stato nascente dell’innamoramento noi rompiamo col passato e quando lui ce li racconta ci trasmette questa esperienza di distacco. Ci dice che è una cosa passata e noi sentiamo che è vero, che non prova più niente, che quell’amore è finito, è finito per sempre. Che non ha più desideri, nostalgie o rimpianti.

 

Innamorati, raccontatevi il vostro passato

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Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

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