La coppia tende sempre a riformarsi

29 Maggio 2020



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In questi ultimi decenni siamo stati travolti da un’ondata di cambiamento che, come uno tsunami ha investito le nostre vite trasformandole profondamente in ogni aspetto e  dunque non poteva non essere coinvolta anche la sfera amorosa. La nostra concezione dell’amore e delle relazioni affettive, i nostri bisogni di stabilità e durata si sono fronteggiati con esigenze nuove che erano sempre state tenute a freno e indirizzate dalle istituzioni sociali. Ma le strutture che ci sorreggevano erano invecchiate, non davano contenimento e protezione: era come andare a dorso di un asino mentre intorno a noi sfrecciavano mezzi moderni e velocissimi.

Nelle donne in particolare, l’euforia della libertà sessuale, il senso di una nuova forza provato dall’essere finalmente libere dalle gravidanze. Per entrambi i sessi il gusto della libertà di andare per il mondo, di affermarsi in contesti più ampi e diversificati, viaggiare divertirsi, conoscere.

Nel frattempo però le nostre vite sono diventate più incerte, instabili e se prima avevamo a che fare con le imposizioni familiari o quelle del partner, ora ci sentivamo sì più liberi da questi vincoli ma anche più soli, indifesi  di fronte a immensi poteri.

La sensazione di dover competere ovunque e con tutti in campo economico, politico, sociale, amoroso, eccitante all’inizio diventava spossante. Perché essere tutti uguali nel campo dei diritti ma non sul versante delle possibilità o delle qualità, non porta a una maggiore uguaglianza, ma al rafforzarsi delle disuguaglianze.

Molti si sono trovati con il vuoto di una domanda d’amore senza appagamento. E sempre negli stessi anni ci siamo sì liberati dalle difficoltà di avere tanti figli, ma anche dalla bellezza che i bambini portano nel mondo e nel cuore. La vita di oggi ha fatto diventare una cosa obbligata anche separarsi dai propri anziani, affidandoli alle cure di personale esperto.

Oggi però la tendenza sembra stia nuovamente cambiando direzione e l’impressione è che i bisogni delle persone di radicarsi nel proprio mondo, con i propri cari, nella propria casa, riapparirà come qualcosa di buono e nuovo. È molto probabile che di fronte alla crisi che ha tanti volti: economica, sanitaria, politica, sentimentale, si ritorni a cercare senza vergognarsi un rapporto da coltivare, una coppia stabile felice della propria quotidianità. Perché la coppia è un’unione che per quanto messa alla prova e per quanto si cerchi di spaccarla, tende sempre a riformarsi.

In tutti i campi, nella cura della salute, degli interessi, del cibo e persino  delle istituzioni politiche si ritornerà probabilmente ad affidarsi a chi si conosce da lungo tempo e di cui si sa come si è comportato, come ha gestito la sua vita. Dopo aver cercato il lontano, l’esotico, l’oriente, questo occidente che da molto si sente la terra della sera e pensava di aver esaurito tutti i suoi valori, scardinato le sue istituzioni, potrebbe risvegliarsi riscoprendo di avere in sé quello che gli è necessario, che desidera e che era andato a cercare, pieno di sogni e di illusioni, altrove.

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Cristina Cattaneo Beretta

Cristina Cattaneo Beretta (ha aggiunto il nome della mamma al suo) (email) Laureata in filosofia ed in psicologia a Pavia, psicoterapeuta, dottore di ricerca in filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica, ha condotto studi sul linguaggio simbolico e il suo uso terapeutico (Cristina Cattaneo Il pozzo e la luna ed Aracne). Studia le esperienze di rinnovamento creativo e i processi amorosi, approfondendo in particolare il tema della dipendenza affettiva. Ha pubblicato con Francesco Alberoni: L’universo amoroso (Milano, 2017 ed. Jouvence), Amore mi come sei cambiato (2019 Milano, ed. Piemme Mondadori), L'amore e il tempo (la nave di Teseo 2020), 1989-2019 Il rinnovamento del mondo (La nave di teseo, 2021)

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