Il litigio è sempre una manifestazione aggressiva e viene normalmente sottovalutato in amore. Quasi sempre le separazioni ed i divorzi sono preceduti da grandi litigi. I grandi scrittori, i maestri del pensiero, hanno sempre capito il significato vero del litigio.
C'è un libro di Tolstoj, che io consiglio a tutti di leggere, Sonata a Kreutzer, dove vengono riportati i feroci litigi fra il marito Pozdnysev e la moglie. Incominciano a litigare subito durante la luna di miele dove erano attratti sessualmente ma poi non avevano alcuna affinità e intimità culturale e spirituale.
Fin dal primo litigio, sostiene Pozdnysev, lui ha visto negli occhi della donna una gelida e dura ostilità, odio. Da allora, ogni pretesto è buono per litigare, c'è addirittura il gusto del litigio. Dopo ogni litigio ritorna la pace ma in realtà la distanza fra i due coniugi si è aggravata in modo parossistico. È su questo odio che si inserisce la gelosia. Ma è una gelosia falsa, perché Pozfnysev non ama la moglie. Allora fa venire in casa sua un maestro di musica e fa in modo che i due restino soli, li sorprende e simulando la gelosia la uccide. La gelosia è il pretesto per uccidere.