Mi sono innamorata

29 Giugno 2019



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Gentile dott.ssa Cristina,

Lettera di Margherita

ho 56 anni e posso dire di aver trovato il grande amore. Non sapevo cosa significa avere un uomo che ti ama veramente, che ti desidera e che sta sempre dalla tua parte, pronto a sorreggerti e a difenderti. A mia volta non sapevo che ero capace di prendermi cura di una persona come faccio con lui.

Non faccio fatica perché lo stimo e il nostro modo di pensare e considerare le cose è simile; a volte ci sembra di pensare all’unisono. Ma al contempo questo grande amore è anche impegno, siamo impegnati uno verso l’altro in modo totale. Come è facile a volte che tutto possa essere distrutto da un battibecco, una risposta acida, uno sgarbo. Per questo stiamo molto attenti.

Da quando è entrato nella mia vita, i problemi di cui non riuscivo a liberarmi, si sono risolti, forse perché ero meno preoccupata e perché lui mi ha dato sicurezza e determinazione. Ma anche lui ha trasformato la sua vita in meglio, lasciandosi alle spalle il passato e ottenendo maggior successo sul lavoro.

Sono stupita: proprio quando avevo deciso che non avrei mai più guardato un uomo è arrivato lui, è entrato nella mia vita trasformandola; e così proprio quando pensavo che avrei perso la giovinezza e la bellezza , io sono rifiorita. Sono piena di vita, dormo bene, il mio corpo risponde al desiderio e sono più bella.

Pensare che già da ragazzina mi sono sempre vista tanti difetti Sapevo di non essere brutta, ma non di essere bella e affascinante. Di avere valore. Di conseguenza forse ero timida o scostante, o tenevo gli occhi stretti , la bocca rigida. Le spalle contratte. Non pensavo neppure di meritare un uomo come io lo sognavo, e credo che questo mi abbia fatto accettare persone inadatte a me.

Ora improvvisamente mi sento bella e finalmente a casa. La nuova Margherita cammina a testa alta, con le spalle rilassate ed è aperta e sorridente con gli altri.

È curioso arrivare a 56 anni e scoprire che la verità è così semplice. E le confesso che ho paura di svegliarmi e ritrovarmi nella caverna oscura. Prego ogni giorno che questo amore duri a lungo, che quest’uomo sia sempre con me. Sento il bisogno di ringraziare la vita e portare la mia testimonianza ai miei due nipoti: a Martina che non si accontenti del primo che passa ma che lo metta alla prova e a Davide perché cerchi la sua amata tra mille. E alla fine ho pensato di mandarla a lei perchè altri nipoti possano leggerla.

 

Margherita

 

 

Mi sono innamorataCara Margherita,

come sono felice di questa testimonianza e le do volentieri spazio in questa rubrica.

C’ è un mistero nell’amore che è da sempre inspiegabile, come nell’arte. Gli antichi , in particolare i Greci, credevano che l’uomo potesse fare una cosa grande solo se era ispirato da un dio. E l’amore stesso era considerato un dono divino Infatti Platone considerava l’amore follia divina come l’ispirazione poetica e la capacità divinatoria.

Pensiamo all’arte: molti possono sentirsi chiamati a creare un’opera d’arte. Sin dall’antichità si dava molta importanza, più di oggi, alla formazione: entrare in un cenacolo culturale, andare a bottega da un’artista o diventare l’allievo di un grande musicista e seguirne accuratamente consigli erano i passi indispensabili per imparare a suonare comporre, scolpire . E poi, una volta apprese le tecniche, solo dopo si poteva provare a farlo. Un grande desiderio di realizzare l’opera è indispensabile, insieme alla dedizione, all’allenamento. Ma non è sufficiente a garantire il risultato. Puoi fare un buon quadro, ma un capolavoro capace di commuovere e ispirare intere generazioni nei secoli come Michelangelo o Bach o Mozart è un mistero. Vi è un ingrediente misterioso che è l’ispirazione. È molto raro e nel contempo, però viene in qualche modo evocato. Io credo che anche in amore accada qualcosa di simile. Il grande innamoramento reciproco produce una risonanza, una creatività, una forza e come testimonia lei, produce guarigione dai limiti in cui ci si era chiusi, ma lo trova chi lo ha a lungo desiderato, chi sa sofferto, chi lo ha cercato, chi ha fortuna. Non nasce sempre, non nasce ovunque, è un dono o un’ispirazione divina, è necessario anche avere un sapere sull’amore, sapendo che non basta. Come l’arte.

Cristina Cattaneo Beretta

 

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Cristina Cattaneo Beretta

Cristina Cattaneo Beretta (ha aggiunto il nome della mamma al suo) (email) Laureata in filosofia ed in psicologia a Pavia, psicoterapeuta, dottore di ricerca in filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica, ha condotto studi sul linguaggio simbolico e il suo uso terapeutico (Cristina Cattaneo Il pozzo e la luna ed Aracne). Studia le esperienze di rinnovamento creativo e i processi amorosi, approfondendo in particolare il tema della dipendenza affettiva. Ha pubblicato con Francesco Alberoni: L’universo amoroso (Milano, 2017 ed. Jouvence), Amore mi come sei cambiato (2019 Milano, ed. Piemme Mondadori), L'amore e il tempo (la nave di Teseo 2020), 1989-2019 Il rinnovamento del mondo (La nave di teseo, 2021)

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