Amore vuol dir gelosia è una canzone di molti anni fa. Come tutte le canzoni popolari di successo, contiene una verità .
Ma cosa vuol dire che non c'è amore senza gelosia? Quello vero, è un amore che "vuole tutto"? Domandiamoci cosa vuole dire questo "tutto", che sembra essere l'oggetto della gelosia.
Quando siamo innamorati desideriamo essere unici, vogliamo l'attenzione dell'amato soltanto per noi e la gelosia ci coglie appena il suo sguardo si fa strabico.
Dunque la gelosia è uno stato emotivo che giunge insieme all'amore di coppia e inevitabilmente lo accompagna sempre. Siamo tutti potenzialmente vittime della gelosia. C'è solo un unico modo per mettersi al sicuro dai suoi "morsi": non innamorarsi mai. Ma è possibile?
Una mia paziente mi raccontò di essere stata gelosa, quando era molto giovane, di una piccola mummia. La notizia del rinvenimento della mummia di una giovane ragazza dell'epoca romana (I sec. d.C.), era apparsa sulla stampa. Gli scavi, vicino a Roma, avevano portato alla luce questa "bellezza", che aveva suscitato una grande ammirazione nel fidanzato della mia paziente. Non c'era possibilità di competere con una donna che aveva sfidato i secoli.
Anche James Joyce descrive una situazione altrettanto interessante. In Gente di Dublino, il protagonista del racconto I morti, è colto dalla gelosia nel momento in cui viene a conoscenza di un antico amore della moglie, morto da tempo, ma apparentemente ancora vivo nel ricordo della donna. Questa rivelazione lo sgomenta, come se il velo dell'illusione di essere l'unico oggetto della passione della moglie fosse caduto e perso per sempre. Pensò, infatti, di essere lui il vero morto, mentre l'altro era passionalmente vivo per lei.
Se ci lasciamo trascinare dalla sofferenza della gelosia, maledicendo l'amore e cercando di eliminarlo dalla nostra vita, saremo condotti in un territorio dove può morire la possibilità di un nuovo legame amoroso e si finisce per vivere una estrema solitudine.
È l'esperienza diretta del vuoto che, per esempio, può venir riempito dalla rabbia e, nel peggiore dei casi, da un'aggressione nei confronti di altri o di se stessi .
Certo, esiste una gradualità: si può essere un po', molto o follemente gelosi.
Da cosa dipende l'intensità della gelosia? Certamente da quanto il vissuto attuale cortocircuita con le nostre antiche istanze edipiche, dai valori fondanti che abbiamo mutuato dalla nostra famiglia d'origine, ma anche da quanto è in gioco nella nostra relazione con il partner.
La gelosia sta lì a ricordarci a che punto siamo nel controllo delle nostre pulsioni più arcaiche: vogliamo conservare e avere in esclusiva ciò che è di vitale importanza per noi.
Ricordo il caso di un paziente straziato da una folle gelosia nei confronti della moglie che si era innamorata di un altro. Quando riuscì a superare il trauma, interrogato su quanto avesse appreso dalla sua dolorosa esperienza, ironicamente rispose: "Ti amo e poi ti odio, ti odio e poi ti amo e poi TSO " – (Trattamento Sanitario Obbligatorio, in psichiatria).