L’innamoramento è una continua rinascita

16 Febbraio 2019



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Parleremo della coppia ma non della coppia istituzionale, convivente o che si incontra casualmente, non della coppia di amici, di compagni, di amanti o di due che stanno insieme per convenienza oppure due di cui uno è innamorato e l’altro no e va dal primo solo perché è attratto sessualmente o per gioco. No, noi parleremo della coppia innamorata bilateralmente e del periodo dell’innamoramento bilaterale.

C’è un aspetto del grande amore bilaterale che non è stato studiato, descritto, analizzato a sufficienza. La gente abitualmente riconosce lo stato incandescente dell’innamoramento e tutti sono sostanzialmente d’accordo che ad un certo punto questo fuoco si trasforma in amore stabile consolidato, in certi casi come convivenza o come matrimonio.  Ma è vero? Com’è che l’innamoramento (o dovremmo dire lo stato nascente dell’innamoramento) perde il suo carattere trascendente, divino, sempre vibrante, sempre sull’orlo dell’assoluto, del tutto o del nulla? Ce ne accorgiamo quando avviene oppure non ce ne accorgiamo e pensiamo di essere innamorati anche quando non lo siamo più? O forse è proprio questo “non sapere e non porsi il problema” la fine dello stato incandescente dell’innamoramento in cui domandi sempre “mi ami”?

 

Per quanto riguarda il primo periodo dell’innamoramento, lo stato iniziale, quasi tutti tendono a parlare di colpo di fulmine, di attrazione improvvisa, di fascinazione, insomma di un legame fortissimo che si instaura subito e che se si ripresenta e viene ricambiato diventa un idillio continuo senza incertezze. I due innamorati non sfogliano nemmeno la margherita, “m’ama non m’ama”. Si buttano freneticamente nelle braccia l’uno dell’altro e passano da un’estasi sessuale ad un'altra. É l’amore a prima vista raccontato dalla mitologia popolare e rappresentato dal cinema.

Ma io non credo che tutto avvenga in modo così semplice. Nella fase che precede l’innamoramento noi siamo in preda ad una profonda inquietudine, cerchiamo di liberarci da qualcosa, cerchiamo qualcuno di cui non conosciamo nulla, abbiamo presagi. Poi ci colpisce qualcuno, a volte più di uno, ed ogni volta sentiamo una attrazione strana. Dei primi incontri ci dimentichiamo, ricordiamo solo l’ultimo e di solito dopo averlo rivisto, reincontrato. E se il processo di innamoramento procede diciamo che ci siamo innamorati di lui a prima vista.

Vi sono anche innamoramenti estremamente intensi in cui entrambi i protagonisti sono dubbiosi, tormentati perché hanno dei vincoli, dei problemi, delle paure dovute ad esperienze passate o a delle relazioni difficili da sciogliere. Per esempio sono entrambi sposati con figli e la loro unione produce drammi familiari; in altri casi incontrano difficoltà perché hanno culture, tradizioni politiche e religiose diverse, tutte forze che frenano dall’abbandonarsi all’innamoramento. Ed allora questo si fa strada attraverso un lungo processo di avvicinamento, tanto intellettuale che fisico, è l’elaborazione di una visione comune.

In questi casi abbiamo periodi di grande slancio amoroso e momenti di dubbi, tristezza e perfino di disperazione. Talvolta superati con un grande progetto, in altri casi con una fiducia profonda nell’altro, nella sua lealtà. In questo periodo i due innamorati si trovano come sulla cresta di una montagna circondati da due abissi. E basta un piccolo errore, l’irrigidirsi di una accusa, uno scontro più duro per creare un’incrinatura, una ferita . Grazie all'esistenza del legame profondo dell'innamoramento bilaterale, però ogni volta a questi momenti angosciosi di distacco segue rapido l’avvicinamento, il rinascere entusiasta dell’amore, l’idillio, il piacere di stare insieme abbracciati, la consapevolezza di non poter vivere senza l’altro.

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Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

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