L’intimità nella coppia che dura

29 Ottobre 2019



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Negli ultimi anni è stata data molta importanza all'intimità. Sono le donne, soprattutto le adolescenti, che parlano delle loro esperienze amorose, sessuali, dei loro sentimenti senza reticenze con le amiche. Si confidano tutto. Mentre i maschi hanno difficoltà a comunicare i loro sentimenti, i loro turbamenti amorosi.

Questa differenza fra i sessi è il prodotto di una lunga tradizione culturale. Comunque esiste ancora e può creare dei problemi nella coppia, quando la donna sente un profondo bisogno di ricevere e comunicare emozioni, mentre l'uomo se ne ritrae.

Però, quando si innamora, anche l'uomo è costretto, suo malgrado, a vivere di vibrazioni, di sentimenti, di passioni e sente il bisogno di esprimerli, di dirli alla persona amata. Quando si innamora anche l'uomo più rude si commuove, sospira, piange e desidera fondersi con chi ama, raccontarle tutto di sé e sapere tutto di lei. Ma questa fase di apertura e di fusione, spesso, dura poco. Quando l'uomo è certo di essere riamato, riemerge la sua vecchia diffidenza verso le espressioni affettive. E torna ad indossare la corazza con cui è stato abituato a vivere.

La vita di coppia dipende dalla capacità di conservare, sia pure in parte, l'intimità provocata dallo stato nascente amoroso. L'istituzione deve essere la custode e l'erede della promessa dello stato nascente, dare qualcosa di ciò che esso ha fatto intravvedere e promesso. Ma sarebbe un errore pensare che la stabilità dell'amore di coppia sia proporzionale al grado di fusione, di identificazione fra i due amanti. Per cui essi diventano quasi indistinguibili, quasi la stessa persona.

Questo tipo di intimità si ha nei gemelli identici o omozigoti, in cui ciascuno vede nell'altro la propria immagine, i propri sentimenti, i propri pensieri, i propri gesti e, quindi, lo conosce in profondità, senza barriere, senza difese.

L'intimità amorosa comporta invece sempre una distanza, una differenza, una scoperta. Non è un dato, è una conquista o un dono.

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Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

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