Che effetto ha la clausura sulla coppia?

30 Marzo 2020



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Che effetto ha l’obbligo di non uscire, di restare in casa, di clausura sulla coppia? Nel passato avrebbe avuto uno effetto modesto. La gente era sposata, abituata a convivere, i due coniugi mangiavano insieme a mezzogiorno e a cena, se avevano degli screzi avevano elaborato una serie di regole per evitare di scontrarsi ogni volta.

Di solito la donna evitava il conflitto stando zitta dicendo di sì. Anche l’approvvigionamento domestico non era difficile perché avevano scorte e i negozi erano vicini, spesso erano abituati a portare le cose a casa per esempio lasciando la bottiglia di latte sulla soglia.

 

La coppia di oggi

Nella coppia dei due primi due decenni di questo secolo, invece, spesso i coniugi o conviventi lavorano in due posti diversi. Si alzano presto al mattino, fanno una rapida colazione, poi vanno al lavoro, mangiano qualcosa coi colleghi in un bar e si rivedono la sera o ad un happy hour o a casa, dove preparano qualcosa da mangiare poi o escono o guardano la televisione. Molti servizi li fanno fare fuori. La donna non vuol sentirsi degradata di nuovo a casalinga. Di fatto in casa insieme ci stanno pochissimo, perché escono anche nel week-end .

L’ordine di clausura in casa e la rapida diffusione dello smart working ha costretto entrambi a cambiare drasticamente abitudini e a convivere uno accanto all’altro tenendo i rapporti con l’esterno attraverso il web.

Il primo effetto di questo cambiamento è una drastica riduzione dei rapporti personali privati al di fuori della coppia con collegi, amici, conoscenti, amanti. Certo, questi continuano via web e nel futuro potranno anche aumentare. Ma costretti a stare sempre insieme in un luogo ristretto, sentendo quanto l’altro dice al telefono o temendo che l’altro ti ascolti, molti si sentono privati della libertà personale, e ciascuno cerca di delimitare un suo spazio mentale in cui l’altro non può intervenire.

 

Non si raccontano tutto

Anche coppie che si amavano, che si sono raccontate la loro vita nei dettagli e non hanno tenuto segreti, hanno pur sempre conservato l’esclusività sui propri ricordi, sul proprio vissuto intimo personale, ed ora l’eccesso di vicinanza provocato dalla clausura fa sì che lo sentono minacciato dall’altro. Contrariamente a quanto molti credono, due persone costrette a vivere insieme non sono portate a raccontarsi tutto ciò che hanno vissuto, le esperienze che fanno, i pensieri di evasione, le fantasie sul futuro, anzi è più facile che le tengano segrete. Proprio la vicinanza obbligatoria ci porta a conservare qualcosa di completamente nostro, di esclusivo e di difenderlo dalle intrusioni esterne. Anche nel grande amore noi restiamo delle identità uniche inconfondibili ed è proprio questa parte diversa, segreta, misteriosa di noi stessi che costituisce il nucleo irraggiungibile, divino, che affascina il tuo amato. L’amore è sempre stupore, è sempre svelamento segreto.

 

Ritirarsi dal rapporto

Il non parlare, il non confidarsi su tutto provoca in chi ti ama la sensazione che tu ti ritiri dal rapporto, che ami di meno e, nello stesso tempo una gran curiosità di sapere cosa pensi, cosa provi, cosa stai immaginando. Nella coppia innamorata che prima si raccontava tutto, questa sensazione può essere molto forte e provocare tensioni. È  invece scarsa quando l’amore è debole e assente, quando è spento. Costoro avranno più problemi a mettersi d’accordo sui comportamenti pratici, ma non si porranno domande su cosa pensano e sul loro amore.

Le coppie lesionate

Le coppie precarie, in cui uno o tutti e due hanno uno o più amanti, si rompono, tendono a generano due single che continuano a vivere insieme ma in cui ognuno inizia a fare la sua vita. Ma il single non cucinava, mangiava fuori con amici, non lavava, non asciugava i piatti. Poi usciva la sera per distrarsi. Ora è costretto a fare tutti i lavori domestici, non ha distrazioni e il contatto anche visivo con gli altri non gli basta. Lo può aiutare molto un animale, ma se è abituato ad una intensa vita sociale soffre di solitudine.

E l'amante?

Cosa fanno poi quelli che, di fianco alla coppia convivente, hanno un amante che amano veramente? Vivono un dilemma, ma spesso lo risolvono dilazionando il loro incontro o trovandosi appena possono di nascosto. È però difficile che due amanti lascino il convivente attuale e scelgano di vivere insieme affrontando il rischio della malattia. Una scelta del genere lega le loro vite e i loro destini. Quindi molto spesso restano con chi sono e progettano per il futuro una vita più libera.

Quelli che scelgono veramente

Chi sono allora coloro che scelgono liberamente di vivere insieme la clausura? Solo due che si amano intensamente e hanno rotto irreparabilmente i ponti col passato. Allora scelgono questa via anche sapendo che è difficile e pericolosa. Lo è soprattutto per la donna, che può sentirsi come respinta al ruolo di moglie tradizionale e di casalinga. La via della clausura a due, infatti, costringe alle cure domestiche e crea una intimità sgradita. Abbiamo già detto che comprime l’area privata, intima, segreta e riduce ciò che vi è di irraggiungibile e divino che è in noi. Nell'innamoramento proiettiamo sempre sul nostro amato caratteristiche superiori, divine tanto più quanto più è irraggiungibile. Se invece è sempre accanto a te in ogni momento, vedrai la sua umanità più povera, più debole, più fragile e ti accorgi che non è una divinità. Solo un amore profondo ti consente di vederlo come un dio ferito e allora cerchi di compensare tu la sua debolezza.

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Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

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