La donna moderna emancipata è dedita alla carriera, è apparentemente decisa, indipendente ma, a volte, è stata delusa o ferita dalla vita, quindi si è fortificata ed è diventata un po’ complessa, è competitiva, indossa armature per non disvelare le sue fragilità, ma non vuole rinunciare al binomio fascino e seduzione.
Dunque, usa strumenti di seduzione. Uno dei più comuni è il trucco (o cosmesi decorativa). Ma attenzione: se non se ne conoscono le regole è meglio evitare.
Apriamo una parentesi sulla funzione del trucco.
Per un’attrice (di Teatro), il trucco (scenico) è un elemento fondamentale del lavoro. L’attrice mentre si trucca, da sola in camerino, lentamente costruisce il suo personaggio, gli dà forma. Con strati di cerone e linee di matita, riproduce espressioni, (invecchia il suo viso, per esempio) e si prepara per recitare una parte. Il trucco teatrale serve a evidenziare, ad accentuare, il carattere, ed è volutamente eccessivo. In questo caso il trucco non è elemento di seduzione ma, al pari del costume di scena, è una parte indispensabile per la verità del personaggio.
Il trucco quotidiano, invece, serve per correggere difetti, per ringiovanire un volto dandogli luce. Il trucco non si deve vedere ma discretamente deve rendere attraente un volto.
Non tutte però siamo artiste del make-up e, talvolta, per inesperienza facciamo del trucco una decorazione facciale vera e propria, una maschera per intenderci e si vede, appesantisce i lineamenti, perché crea uno strato di prodotti sul volto o peggio li involgarisce con colori troppo accesi.
Non tutte le donne indossano armature trucchi od orpelli.
Alcune sanno essere belle affascinanti eleganti con altri mezzi. Ciò che fa la differenza in loro è la cura dei particolari, non nel trucco o nel vestire, ma nella grazia e nell'eleganza delle proprie movenze.
La donna che saprà muovere le sue dita affusolate con la maestria di un pianista sulla tastiera, o la donna che in ogni gesto, in ogni azione, in ogni parola, metterà la delizia (dei suoi pensieri) ha già un vantaggio: ove riversa la sua passione dà valore e forma seduttiva a ciò che fa.
La passione non è un’astuzia artata, la passione è una materia dell’anima, è slancio, predilezione e dedizione, che stimola la mente.
Il trucco migliore per una donna è la passione. Ma i cosmetici sono più facili da comprare.
Così diceva Yves Saint Laurent, inventore di una nuova seduzione femminile un po' insolente.
Lui che ha liberato la donna dal rigore di un guardaroba lineare e l’ha vestita di nuove geometrie, lui che ha saputo esaltare le forme dell’universo femminile con tagli maschili, dice la cosa più semplice e autentica che una donna vuole sentirsi dire.
Sii te stessa e vestiti delle tue passioni!
La passione non è una vampa che acceca ma è il fuoco che rende visionari, è la fiamma che brucia rigenerando, quindi creando.
In ambito erotico-sentimentale, la passione fa dimenticare tutto, anche i problemi e fa vivere con ardore (fosse anche un solo istante).
La passione è una tensione, una forza, un ossigeno, a volte respirabile solo da chi la condivide o da chi la riconosce.
Talvolta chi ne è custode non la disvela ma la trattiene inconfessata perché la colloca nella sfera intima, riservata.
Perché la passione non è un trucco ma è un segreto.
Un’arma potente di seduzione.
Nessun trucco, nessun orpello, nessuna esibizione o sfoggio materiale, vale quanto la passione che è impossibile da comprare, da ricreare o da copiare.
La passione è la forza che fa sentire vivi e autentici, tanto te stesso quanto coloro a cui si rivolge.
Noi abbiamo paura delle nostre passioni perché ci possono condurre in una direzione pericolosa e soprattutto in questa epoca abbiamo paura delle passioni forti che creano legati duraturi perché la nostra è una società mobile e possiamo restarne delusi. Per questo, freniamo talvolta le nostre passioni e, per apparire gradevoli, piacenti, le sostituiamo con un trucco o con una maschera ma non è la stessa cosa.
Chi conosce gli esseri umani e le donne sa distinguere l'espressione della spontaneità, dal sostituto, da ciò che è artificio.
Perciò finché è possibile cerchiamo di essere noi stessi con il nostro fuoco interno, i nostri sogni, la nostra bellezza.