Perché non ti desidero più?

4 Dicembre 2020



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Questo articolo cerca di spiegare perché alcune volte le donne, improvvisamente, non desiderino più i rapporti sessuali con il loro partner, sia esso un fidanzato, un marito e avanza un’ipotesi di come la coppia possa porsi di fronte a questo sintomo in modo costruttivo.

Di solito si pensa che un tale rifiuto avvenga quando è successo qualcosa di sgradevole che riguarda la sfera intima, quando lei non si sente amata,  non trattata come vorrebbe, cioè per una ragione di tipo amoroso ed erotico.

Questo può essere vero, ma in molti altri casi la cessazione dell’attrazione sessuale per il proprio partner è un segnale, una comunicazione rivolta, del tutto inconsapevolmente, al partner, il quale il più delle volte non capisce nulla di quello che sta accadendo.

Il rifiuto non dipenderebbe allora da un difetto o un errore amoroso o erotico tra di loro, ma dal fatto che l’uomo l’ha delusa, offesa o irritata su altri piani, per altri motivi, che riguardano la globalità della loro relazione; aspetti sociali, o scelte di vita. Per esempio lui ha voluto comprare una casa che a lei non piace,  oppure ha fatto un investimento stupido e lei è spaventata. Si comporta male con le persone a cui tiene, non la ascolta mai quando parla o la tratta con sufficienza in pubblico. In sostanza fa delle cose che la irritano, la offendono e la danneggiano.

Può avvenire allora che il sommarsi di tanti comportamenti del marito che le causano malcontento, trovino espressione su tutt’altro piano. In un intimo rifiuto del suo corpo e della vicinanza che si manifesta come cessazione del desiderio sessuale.

Questo tipo di processo però  (quando non siamo di fronte a una ripicca consapevole), raramente viene compreso dalla donna. Lei stessa, quando sente di non desiderare più il partner, si allarma e la prima cosa che pensa, è: “non faccio l’amore con lui, vuol dire che non lo amo più”.  Cioè interpreta il suo rifiuto, dovuto a molte cause e ragioni sulle quali potrebbe intervenire, come una cessazione d’amore. E’ come se decifrasse le cose usando solo il linguaggio dell’amore.

A questo punto molte donne si convincono di non amare più il partner e a supporto della nuova consapevolezza iniziano a vedere tutti insieme tanti fattori di disappunto, e anche se potrebbero chiedere al marito di cambiare certi comportamenti, non si sentono più motivate perché pensano di non amarlo più.

Ciò che accade più frequentemente è che nessuno di loro si interroghi e che lei cerchi altrove un uomo capace di suscitare il desiderio perduto e pensare di averlo trovato in un cavaliere che appare all’orizzonte , che la attrae irresistibilmente, anche perché ha la fantastica proprietà di allontanarla da tutti i problemi e farla sentire meravigliosa e attraente e di illuderla di aver trovato un uomo ardente e senza difetti.

Non è detto che questi uomini che si incontrano nei momenti di crisi siano la risposta adeguata, che siano uomini con cui ricominciare una nuova vita. Spesso anzi sono dei veri inganni Ma se la donna utilizza ancora una volta, come metro di giudizio il suo coinvolgimento erotico, può convincersi di essere pazzamente innamorata e dare il via a una serie di altri errori ed inganni.

Come osserva lo psicologo Nardone (Gli errori delle donne in amore)  “il più delle volte l’esplosione erotica è più  da imputare alla ricettività della donna che non alle doti del maschio".

Eleggere infatti il piacere erotico come guida per i sentimenti profondi e per capire di cosa abbiamo bisogno veramente, ci può portare fuori strada. Le emozioni infatti insorgono in modo reattivo e rapido, ma presto svaniscono.

Se sono arrabbiata con il mio partner, quando si avvicina è proprio la riduzione della distanza ad attivare in me emozioni di rabbia e dolore che sono rivolti a lui. Dovrei poter esprimerle  liberarmene per avere accesso al piacere. Invece con un amante con il quale non vi è alcuna intimità e passato, possiamo vivere una passione molto ardente , ma il più delle volte si tratta di un'infatuazione passeggera.

 

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Cristina Cattaneo Beretta

Cristina Cattaneo Beretta (ha aggiunto il nome della mamma al suo) (email) Laureata in filosofia ed in psicologia a Pavia, psicoterapeuta, dottore di ricerca in filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica, ha condotto studi sul linguaggio simbolico e il suo uso terapeutico (Cristina Cattaneo Il pozzo e la luna ed Aracne). Studia le esperienze di rinnovamento creativo e i processi amorosi, approfondendo in particolare il tema della dipendenza affettiva. Ha pubblicato con Francesco Alberoni: L’universo amoroso (Milano, 2017 ed. Jouvence), Amore mi come sei cambiato (2019 Milano, ed. Piemme Mondadori), L'amore e il tempo (la nave di Teseo 2020), 1989-2019 Il rinnovamento del mondo (La nave di teseo, 2021)

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