Competizione e invidia nella coppia

9 Maggio 2018



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Un tempo la moglie oltre ad occuparsi della casa e dei figli faceva di tutto per aiutare il marito a guadagnare, a salire nella scala sociale, ad avere successo perché ne beneficiavano lei ed i bambini. Ma quando non ci sono più figli, o ce ne è uno solo che arriva a quarant’anni, che interesse ha la donna che il suo uomo abbia successo, faccia carriera, si arricchisca? Cercherà piuttosto di rendersi indipendente da lui, di fare carriera lei stessa talvolta in aperta concorrenza il marito.

Lo si vede apertamente nel campo dello spettacolo dove un regista e una attrice, o due attori maschio e femmina, hanno rapporti amorosi finché collaborano agli stessi film e con la stessa casa di produzione, ma quando fanno film in concorrenza e lavorano per case in concorrenza tanto la loro collaborazione che il loro amore ne soffrono e spesso finisco per dividersi. E quanto più continuerà il miglioramento femminile e i due sessi saranno sempre più intercambiabili per lo stresso lavoro aumenterà la competizione e l’invidia.

Le ricerche condotte sulla invidia hanno mostrato che questa è debole nei sistemi rigidi con grandi distanze sociali. Il falegname non invidia il nobile che vive in una casa lussuosa perché fra di loro c'è una distanza sociale incolmabile, ma si rode di invidia quando un altro falegname come lui mette in piedi una fabbrica e fa fortuna. La ragazza non invidia la grande attrice del cinema ma la sua collega che sposa il principale e lei un operaio. Con il crescere delle condizioni professionali dei maschi e delle femmine, si creano le condizione per una competizione crescente fra i sessi che può diventare feroce nelle professioni creative e competitive.

E cosa avviene quando la donna supera l’uomo, quando lei ha successo e lui no e magari resta disoccupato per cui finisce per occuparsi di lavori domestici e, se hanno figli, della cura dei figli come faceva la donna un tempo quando all’esterno lavorava solo il marito? Ma la donna per ragioni tanto biologiche quanto sociali è attratta dall’uomo attivo, propositivo, che emerge e il lavoro domestico umile e senza prospettive dovrebbe diminuire notevolmente la sua attrattività erotica soprattutto se lui è malcontento e umiliato.

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Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

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