Il testo incomincia a mostrarvi la stazione ecologia di Madrid che mostra il carattere ecologico del treno.
Ne ho incontrato prima uno, poi due, tre, quattro, dieci. Sono tutti giovani dai 15 ai 25 anni. Non vogliono andare in aereo, né in macchina per non inquinare l’atmosfera. Appartengono alla generazione a cui hanno detto che fra trent’anni l’atmosfera sarà irreparabilmente inquinata, il clima sconvolto, la calotta polare si sarà sciolta, il mare invaderà le terre più basse, ci saranno guerre per l’acqua, loro non avranno più un lavoro, non avranno più una pensione.
E, oltre a manifestare con Greta, oltre a votare verde, decidono di fare qualcosa anche loro personalmente per non far aumentare l’inquinamento e al posto della macchina o dell’aereo prendono il treno.
Nella seconda meta del XX secolo c’è stata la generazione dell’automobile, ma quest’epoca sta per finire. L’automobile, e più in generale il trasporto su strada, è molto inquinante. Inoltre nelle città produce enormi ingorghi e le amministrazioni locali sembrano fare a gara nel creare sbarramenti, proibizioni, aree pedonali, pedaggi per entrare in certe zone. Le vendite di automobili diminuiscono.
La nuova generazione sembra aver già fatto la sua scelta: il treno. Forse un giorno la chiameranno la generazione del treno, il più antico mezzo meccanico di locomozione, quello che nel secolo XIX ha unificato le nazioni, i continenti. Inventato da Stephenson nel 1829, in breve tempo ha unito l’Europa con una capillare rete ferroviaria. Negli USA nel 1859 era terminata la transcontinentale voluta da Abramo Lincoln e in Russia, nel 1901, la transiberiana .
Successivamente ha prevalso il trasporto su strada e, per lunghe distanze, l’aereo. Entrambi ora affrontano la concorrenza dei treni ad alta velocità e a levitazione magnetica. Anche nelle grandi città prevalgono i mezzi elettrici, tram e linee metropolitane molto estese e capillari. Molti ritengono che il processo di sostituzione del trasporto su strada sarà lento perchè l’altro richiede giganteschi lavori e immensi capitali. Ma, qualsiasi siano le difficolta e i costi , quello che farà pendere la bilancia a favore del treno sarà l’opinione pubblica condizionata dai giovani, la loro ferma determinazione ad evitare l’inquinamento.