Questo è un periodo in cui tanto le donne, quanto gli uomini, tendono a non stabilire fra di loro legami forti, a impegnare le loro vita con una sola persona, ma preferiscono tenersi liberi per altre esperienze amorose o sessuali.
Nel mondo erotico amoroso ci sono due tendenze opposte. La prima è quella sessuale, che reagisce a certi stimoli visivi, ad un certo tipo di seduzione che risveglia un desiderio che si può soddisfare subito con l’atto sessuale. Questo tipo di rapporto può essere attivato con estrema facilita e, di solito, non lascia dietro di sé un legame. La persona che ha avuto un piacevole rapporto sessuale può cercarne subito un altro con una persona diversa e vi sono maschi celebri che hanno fatto sesso con centinaia o migliaia di donne diverse. Lo stesso tendono a farlo sempre più facilmente le donne, anche se di solito ancora oggi preferiscono trovare nel rapporto sessuale anche una componente amorosa.
La seconda componente è costituita dall’innamoramento verso una sola persona, che diventa l’oggetto assoluto del desiderio sessuale e l’unica persona con cui il soggetto vorrebbe vivere quotidianamente, ricavando piacere dal suo solo esserci e dal suo amore per lui. Questo tipo di rapporto è stato fondamentale per secoli o millenni per costituire una coppia stabile, che ha un progetto di vita comune di procreazione e di creazione di una propria nicchia ecologica. Lo vediamo negli animali che si corteggiano, preparano il nido o la tana e poi si prendono cura dei neonati. Questo schema comportamentale, che negli animali è creato dall’istinto, negli esseri umani è il prodotto di un processo emotivo mentale che noi chiamiamo innamoramento.
Le due persone che si innamorano entrano in uno stato di eccitamento neuro psichico che io ho chiamato "stato nascente" e sono attratte irresistibilmente l’una dall’altra. Ma l’innamoramento non si esaurisce nel frenetico accoppiamento, va molto al di là di esso. Nelle società tradizionali i due innamorati si sposavano e poi mettevano in atto un progetto di vita che, come minimo, consisteva nel trovarsi un lavoro con cui mantenersi in vita, costruire o trovare una casa, dotarla di un minimo di oggetti, tavolo, stufa, letto, cassettone, abiti e poi gli gli attrezzi agricoli o artigianali indispensabili. C’erano poi i figli da vestire, nutrire, educare, assistere. Un progetto complesso, difficile, che però veniva compiuto non solo volentieri, ma come dovere naturale, logico.
Ma il cervello dell’essere umano è immensamente più complesso di quello animale e quindi le due persone innamorate potevano elaborare un progetto molto diverso da questo minimo elementare. Potevano programmarsi una bellissima casa col giardino, oppure decidere di fare insieme un'impresa artigianale o di mettere in piedi un negozio o di dedicarsi come insegnanti ad attività culturali o di agire in politica. Ciò che caratterizza l’innamoramento proprio perché è un legame che viene pensato e vissuto come duraturo o addirittura eterno, è di esprimersi in un progetto d’azione trasformativa nel mondo. Ma questo progetto può essere quanto mai diverso.
Ora, dobbiamo ricordare che l’innamoramento è solo una modalità di movimento collettivo, quello formato da due sole persone. Esse quando si innamorano entrano in stato nascente, cioè in quello stato di ristrutturazione creativa in cui viene distrutto un modo di sentire, vivere ed amare stanco e passato, sostituendolo con un altro eruttivo, ardente, vitale. È una morte-rinascita possibile solo mettendo in moto un'energia straordinaria e violente emozioni.
Nei movimenti collettivi è come se le persone si risvegliassero da un sonno in cui erano prigionieri inconsci. Poi si riuniscono, si abbracciano, si sentono fratelli, si ribellano, si staccano dal passato e sognano un altro modo di vita, un altro mondo migliore di quello che stanno lasciando. Il movimento collettivo si esprime sempre in un progetto ideale, in un progetto utopico e la sua vita si svolge proprio cercando di realizzarlo. Se il movimento non riesce ad esprimersi come organizzazione e come progetto, resta puro ribellismo e dopo poco si spegne.
L’innamoramento ha la stessa identica struttura. La persona che si innamora si sveglia da un sonno, esce da una prigione, lascia un mondo che non le piace, di cui era schiava, e riconosce in un altro essere libero come lui il compagno con cui ricostruirà ogni cosa. Nel caso più semplice una nuova casa, un nuovo lavoro, nuovi amici. Ma l’onda creativo-ricostruttiva dello stato nascente li porta di solito ad immaginare un cambiamento radicale, a sentire il vento metafisico dell’assoluto e della storia. C’è in ogni innamoramento, come nello stato nascente di ogni movimento, un trascendimento dell’essere quotidiano, il passaggio ad un livello metafisico-religioso che trasfigura ogni cosa e rende possibile ciò che non lo è. Ma questa salita nel cielo metafisico deve sempre tradursi in modello concreto, incarnarsi in un progetto che deve diventare organizzazione concreta che modifica il mondo. Il movimento deve diventare setta, chiesa, monastero oppure partito, sindacato, governo. La coppia innamorata deve creare la sua nicchia ecologica in cui dar forma concreta al suo sogno, al suo compito nel mondo. Lo stato nascente è rinascita, il progetto deve essere rinascita.
Di qui la difficoltà degli innamorati moderni. In loro si è acceso lo stato nascente, c’è il fuoco che fonde l’acciaio del passato per riplasmarlo in una forma nuova, ma manca il progetto. Perché non trovano una società aperta, perché i loro compiti sono chiusi o indeterminati. I due innamorati si trovano a casa dei genitori con gli amici, non sono sicuri di trovarsi ancora insieme dopo un anno. Forse uno di loro avrà cambiato idea. Fanno all’amore, ma non sfidano il mondo a cui si sono ribellati. Non hanno una meta, un compito, un destino, una lotta da intraprendere. Si stancano, si annoiano e allora o si prendono un cane o un gatto, o cambiano partner sessuale, distruggendo l’esclusività e la possibilità stessa di un progetto.
La coppia futura sarà possibile solo se entrambi, maschi e femmine, troveranno uno scopo comune un nuovo compito sociale creativo, paragonabile per importanza a quello del passato.