Le app del sesso

20 Aprile 2018



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Carrie Bradshaw, la protagonista della serie di successo “Sex in the city”, afferma in una delle prime puntate: “Benvenuti nell'era dell'anti-innocenza: nessuno fa colazione da Tiffany e nessuno ha storie da ricordare; facciamo colazione alle sette e abbiamo storie che cerchiamo di dimenticare il più in fretta possibile”

Nella “società liquida” descritta da Zygmunt Baumann, che si caratterizza anche per la provvisorietà e l’intercambiabilità dei fattori umani nella società, molte persone hanno rapporti brevi e poco importanti, cercando prevalentemente sesso, senza nessun coinvolgimento sentimentale.

La sveglia alle sette, come dice Carrie, seguita da una giornata di lavoro intenso e spesso poco gratificante, e l’accumularsi di impegni un tempo sconosciuti come file in banca o ad altri sportelli, corse da un luogo all’altro della città per motivi solo apparentemente futili - parrucchiere, estetista, palestra, shopping, tempo rigorosamente dedicato ad amici e amiche, hobbies vari -, fa sì che spesso non si desideri trovare il tempo mentale e reale per una relazione amorosa, ma solo per soddisfare il proprio fisiologico bisogno di appagamento sessuale.

Tralasciando il mercato colossale di oggetti per autoerotismo e la diffusione della pornografia gratuita su internet, che crea un preoccupante numero di sex addicted ben descritti dal film “Shame” con Michael Fassbender, chi preferisce raggiungere il piacere con un altro partner, e non vuole impiegare troppo tempo, né soldi, per reperirlo tra i mercenari, si rivolge a uno strumento velocissimo: internet.

Ci sono infatti moltissimi siti specializzati in appuntamenti on line che hanno lo scopo di mettere in contatto due persone che vogliono fare sesso, sia eterosessuali che omossessuali.

Il più diffuso al momento è Tinder, ma vanno alla grande anche la sua versione gay Grindr, Badoo, Meetic, Once, Happn, Craiglist e Hot Or Not. Molti di questi non sono solo riservati a chi vuole fare sesso e basta, ma l’utilizzo è prevalentemente questo.  La tecnologia favorisce lo scambio di richieste esplicite, a loro modo “oneste”, per cui ci si accorda spesso per un rapporto sessuale “e basta”.

Ci sono così oggi, rispetto al passato, molte ragazze e ragazzi che a venticinque anni hanno avuto un numero di partner sessuali altissimo al confronto di un numero di partner sentimentali basso.

La vita fenetica non favorisce certo l’amore, Tenco cantava: “Mi sono innamorato di te perché non avevo niente da fare…”, e contribuisce al tracollo delle relazioni amorose durature e all’impennata di quelle sessuali usa e getta.

Il sesso trovato nelle app può essere appagante per diverso tempo, anche per anni, ma nei tempi lunghi, nel fruitore, scatta spesso la voglia di qualche cosa di più: si cerca una discontinuità nella routine sessuale, e capita di innamorarsi di un occasionale compagno di letto.  Questo è ben descritto nel romantico film "APPuntamento con l'@more" di Max Nichols, in cui i due protagonisti, incontratisi con un app per fare sesso solo una volta, si trovano poi bloccati per una nevicata in un appartamento, sono costretti a parlarsi, a conoscersi, e si scoprono innamorati.  In  altre parole si concedono il tempo necessario alla nascita e allo sviluppo di una relazione amorosa. È interessante notare che il pudore nell’esternare i reciproci sentimenti, nel film, è molto più grande di quello che li ha portati ad infilarsi subito in un letto, previa contatto social. Il patto siglato all’inizio “facciamo solo sesso e solo una volta”, infatti, è stato violato e la relazione a due si è spostata in un altro piano emotivo e comportamentale, non previsto, irrazionale, distruttivo dello stato precedente, facendo scattare l’amore.

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Giusy Cafari Panico

Giusy Cafari Panico, caporedattrice (email), laureata in Scienze Politiche a indirizzo politico internazionale presso l’Università di Pavia, è studiosa di geopolitica e di cambiamenti nella società. Collabora come sceneggiatrice con una casa cinematografica di Roma, è regista di documentari e scrive testi per il teatro. Una sua pièce: “Amaldi l’Italiano” è stata rappresentata al Globe del CERN di Ginevra, con l’introduzione di Fabiola Gianotti. Scrittrice e poetessa, è direttrice di una collana editoriale di poesia e giurata di premi letterari internazionali. Il suo ultimo romanzo è “La fidanzata d’America” ( Castelvecchi, 2020).

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