Ho 51 anni e mio marito 59 e temo che non mi ami più come prima. Un tempo era gentile, quando aveva bisogno di qualche cosa me lo chiedeva con garbo come se ne vergognasse, come se si scusasse. Ed era sempre contento di vedermi, i suoi occhi si illuminavano. Adesso è cupo, pessimista quando arriva si mette davanti alla televisione o ad armeggiare sul computer o sul cellulare. E quando mi chiede qualcosa, sembra sempre seccato incollerito, come se tutti i suoi problemi fossero colpa mia. In certi momenti ho l’impressione che stia male con me, addirittura che mi odi. Ha un'altra donna? Non credo, anche se il suo non parlare potrebbe talvolta farmi pensare che in realtà pensa ad un'altra. A volte invece mi chiedo se non è triste perché gli affari non gli vanno bene. Ma è con me che appare incattivito, inaridito. Io sono di temperamento allegro e in questo periodo dovrei essere contenta perchè ho avuto una promozione, ma stando con lui divento cupa e mi domando se siamo adatti l’uno all’altro. Non so cosa fare per scuoterlo e per sentirmi nuovamente amata
Annalisa
Cara Annalisa,
lei mi riferisce un cambiamento di comportamento e di atteggiamento in suo marito, ma sembra totalmente all’oscuro di quello che potrebbe averlo provocato. Come se lei non avesse accesso al suo animo, non conoscesse ciò che lo può amareggiare, far incollerire o rendere triste. Tenga presente che non stiamo vivendo un periodo normale, ma da due anni le nostre vite sono completamente mutate. Forse suo marito soffre più di lei la reclusione di questo periodo; ma da quanto lei scrive, credo di poter escludere che il motivo del suo cambiamento sia un’altra donna. Perché in tal caso non lo vedrebbe sempre scuro in volto e amareggiato, ma coglierebbe in lui anche segnali di letizia, di vita, sentirebbe in lui qualcosa di frizzante. Un innamorato anche se lo metti in gabbia resta sempre innamorato. lo vedrebbe cambiare abbigliamento, guardarsi allo specchio o altre cose che tutti gli innamorati fanno.
Però dal momento che lui è sempre di umore nero e a quanto pare non vi sono stati motivi di dissenso tra di voi, la causa potrebbe essere proprio nel suo lavoro. Potrebbe essere che stia vivendo delle preoccupazioni e delle difficoltà che non vuole confidarle per lasciarla tranquilla. Ma nella sua comunicazione non verbale esse traspaiono e anzi diventano dominanti. In tal caso potrebbe chiedersi: perché non si confida? Se siete una coppia unita a chi potrebbe confidare i suoi problemi se non a lei?
Vi è da dire che lei in questo momento è particolarmente contenta. Già allegra per natura è ancora più soddisfatta per avere ottenuto una promozione. È un grande risultato e ancora di più in questo periodo.
Forse suo marito non è poi così contento della sua promozione. Forse questa può aver alterato l’equilibrio che avevate instaurato. Vede lei che va avanti, che fa carriera, forse che guadagna più di lui.Mentre lui rimane indietro ed è anche più vecchio di lei.
Perché non si confida? Forse perché non è affatto facile. Dovrebbe ammettere sentimenti di rivalità, forse anche un pizzico di invidia, ma anche un misto di mortificazione, di svalorizzazione. Forse suo marito teme, a seguito della sua promozione, che prima o poi sarà lei a stancarsi, lei a cercare un uomo di maggior successo, un suo pari, magari anche più giovane. La vede allegra, felice, e pensa che non è per merito suo, e pensa di averla già un po’ perduta.
Pertanto in questo momento la cosa migliore credo sia fare come se niente, fosse, fingere di non vedere i musi lunghi e comportarsi come se lui fosse quello di sempre. Gli stia molto vicino, faccia in modo che lui senta quanto è importante per lei. Gli dica che lo ama. Gli faccia capire, più coi gesti, coi comportamenti, che con le parole, che lo ama per quello che è, che sta bene con lui, che la sua promozione non la ha allontanata.
Dato che il messaggio lui lo ha mandato a livello non verbale, significa probabilmente che “non ha le parole per dirlo”, che è un tema che lo mette molto in crisi. Così, come insegnano i teorici della comunicazione, risponda anche lei allo stesso livello, senza entrare in razionalizzazioni, senza cercare di tradurre in parole qualcosa di cui lui evidentemente non desidera parlare. Lo coinvolga con il suo buonumore, lo circondi con il suo ottimismo. Vedrà che non resisterà.
Cristina Cattaneo Beretta