Un futuro oscuro

12 Settembre 2020



Un futuro oscuro
Un futuro oscuro

E' scomparso il futuro, è scomparso ciò che noi avremmo voluto essere e diventare. Nelle religioni, dopo la fine del mondo, andiamo verso il nostro vero fine: la nuova Gerusalemme. In seguito però, anche se è caduta la speranza religiosa, per almeno un secolo gli uomini hanno continuato a pensare e sognare un nuovo mondo felice. Era diffusa l’idea che avremmo creato un futuro per cui valeva la pena di spendersi, di lottare, di studiare di perfezionare ogni cosa. I positivisti erano tutti inconsapevolmente dei messianici. E lo erano anche tutti i seguaci delle grandi ideologie totalitarie del XX secolo, comunismo, fascismo, nazismo. Ciascuna di loro prometteva al momento del trionfo del suo progetto ideologico, un mondo armonico felice. La realtà è andata diversamente Il nazismo ha condotto ad una guerra catastrofica con spaventose carneficine, orribili delitti, immensa infelicità. E il comunismo sovietico ha dimostrato subito la natura violenta non solo contro i nemici di classe ma contro i compagni rivoluzionari per la conquista del potere supremo e ci ha dato l’esempio di una dittatura totalitaria e di un dispotismo spietato che non avremmo nemmeno immaginato fosse possibile.

Finita la guerra è arrivata la guerra fredda con la continua minaccia di distruzione della civiltà con una guerra termonucleare. Quando, con la caduta del muro di Berlino, questo incubo è scomparso ed è esploso il commercio internazionale e si è distesa su tutta la terra il web, ci fu un momento di straordinaria speranza di uguaglianza e libertà.

Ma purtroppo ci si accorse che il mercato globale sterminato e libero aveva consentito in breve tempo il formarsi di immensi poteri. Uno politico come le nazioni superpotenti, USA RUSSIA CINA INDIA. Il secondo economico con l’immenso potere delle banche e dei fondi di investimento nazionali o internazionali. Il terzo comunicazionale quando, dissodando per primi lo sterminato e vergine territorio del web, si sono imposti i monopoli sovranazionali di Facebook, Google, Instagram e Amazon.

Ma nello stesso tempo ci si accorgeva che la competizione sfrenata produceva totalitarismi. volontà di potenza, conflitti e, nonostante tutte le buone dichiarazioni, un ulteriore saccheggio della natura per cui sta crescendo un reale pericolo sul futuro del pianeta. Passando al settore culturale umano, L’dea della libertà assoluta si e tradotta in rifiuto di qualsiasi regola dovere o disciplina. Ciascuno si sente uguale a chiunque altro verso cui non ha vincoli, doveri, obblighi e quindi è libero di fare ciò che gli piace. Non c’e più una morale da portare interiormente in se, ciascuno ha il diritto di fare ciò che gli giova e tutti i rapporti sono utilitaristici e contrattuali. In questa prospettiva non può più esserci un futuro comune felice perché sarà solo il prodotto di negoziati continuamente rinnovabili quindi per sua natura incerto e pericoloso Quando scompaiono gli assoluti resta solo ciò che verrà deciso da qualcuno, non sappiamo chi, “quelli di sopra” molti dicono, Nel frattempo dopo Einstein, ma soprattutto dopo i viaggi spaziali che ci hanno mostrato solo pianeti deserti, è cambiata la nostra immagine della terra che seguendo Newton avremmo potuto abbandonare per esplorare lo spazio, Ma dopo Einstein sappiamo che occorrerebbero migliaia di anni alla velocità della luce, qualcosa che non possiamo raggiungere. Perciò siamo per sempre intrappolato in questo piccolo pianeta che noi stessi stiamo distruggendo. Di qui un senso di sfiducia e di tristezza che molti combattono con lo svago, la distrazione, il gioco la droga. Per ora. Perché in realtà gli uomini troveranno altri miti, altre mete e altre soluzioni. Quelle che ci vengono in mente sono di tipo tecnico politico. Come la creazione di una immensa rete su tutto il modo in modo da consentire a tutti di connettersi e godere i vantaggi della connessione, una legislazione più efficace per impedire la falsificazione e l’incitamento all’odio.

Però sappiamo che è già in atto anche anche una lotta spietata per la supremazia  Perché la rete è sempre governata da qualcuno e chi governa la rete ha il potere.

Condividi questo articolo

Ultimi articoli

Newsletter

Un futuro oscuro

Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

ARTICOLO PRECEDENTEPROSSIMO ARTICOLO
Back to Top
×