Articolo di Alba Piani
Nel passato, per una donna essere riconosciuta significava spesso dover ringraziare eventi nefasti: la morte del marito, la sua incarcerazione, o altre circostanze drammatiche. È il caso di Barbe-Nicole Ponsardin, che non solo salvò la sua azienda, ma contribuì alla creazione di uno degli champagne più rinomati al mondo. Il merito della sua messa a punto va a lei, che non sarebbe mai salita agli onori delle cronache se non fosse rimasta vedova.
Una vicenda che, per certi versi, ricorda quella di Eleonora d’Arborea, che nel Trecento governò il Giudicato di Arborea in Sardegna dopo l’imprigionamento del marito. Con grande saggezza, lasciò un’eredità giuridica senza precedenti: la Carta de Logu, un codice legislativo tra i più avanzati dell’epoca.
Nata a Reims nel 1777, Barbe Nicole Ponsardin mostrò fin da piccola un talento naturale per i numeri e una passione per i libri d’avventura, soprattutto quelli ambientati in mare. Lo spirito libero e audace che la animava non si spense nemmeno dopo il matrimonio con François Clicquot nel 1798, né dopo la sua morte improvvisa nel 1805, che la lasciò vedova a soli 27 anni con una figlia piccola.
In un’epoca in cui condurre un’azienda era per una donna una sfida quasi impossibile, Barbe Nicole decise di non chiudere la maison vinicola. Nonostante una conoscenza ancora superficiale dell’arte vinicola, seppe ascoltare i suoi operai, apprendendo da loro i segreti del mestiere e incoraggiandoli a sperimentare. Questo spirito collaborativo fu decisivo: più che imporsi, Madame Clicquot seppe valorizzare le competenze altrui, trasformando l’azienda in un laboratorio di innovazione.
Durante le guerre napoleoniche, Reims era vicina ai confini orientali e soggetta a instabilità. Le vigne non furono devastate, ma il commercio fu duramente colpito. Con l’aiuto dell’agente Louis Bohne, Madame Clicquot aggirò i blocchi navali inglesi e spedì 25.000 bottiglie in Russia.
Nel 1816, Madame Clicquot introdusse la table de remuage, una tecnica rivoluzionaria per rendere lo champagne limpido e brillante:
| Fase | Descrizione |
|---|---|
| Inclinazione | Bottiglie posizionate a testa in giù su tavole forate. |
| Rotazione | Ruotate manualmente ogni giorno per far scivolare i sedimenti nel collo. |
| Sboccatura | Il collo viene congelato e i sedimenti espulsi. |
| Dosaggio | Aggiunta di vino e zucchero prima della chiusura definitiva. |
Questa tecnica, oggi standard nel metodo classico, rese lo champagne stabile e raffinato, elevandolo a simbolo di lusso internazionale.
Il 1811 fu un anno memorabile: una grande annata per lo champagne. Il “vino della cometa”, divenne leggenda.






