Sono Marzia e so da sempre di essere brutta. So che è importante la bellezza per una donna ma nel mio caso c’è poco da fare: sono piccola e sovrappeso, oltre a questo mangio disordinatamente, non mi trucco e mi vesto in modo trasandato, taglio i capelli sempre corti per non pensarci e non mi guardo mai allo specchio. La prova che sono brutta è che nessun ragazzo mi ha mai fatto la corte, sino a questa primavera in cui ho conosciuto un ragazzo al fiume. Mi ha rivolto la parola, abbiamo iniziato a parlare, poi ci siamo scambiati i numeri di telefono e ha iniziato a chiamarmi a casa la sera.
Da qualche tempo abbiamo iniziato a uscire insieme e lui sta bene con me, ieri mi ha guardato a lungo e poi mi ha detto che sono bellissima. Ma io lo so che non è vero, perché mi prende in giro? Può dirmi qualunque cosa, ma non che sono bella. Ma quando gliel’ho detto con le lacrime agli occhi, lui mi ha risposto che mi trova davvero così e che per lui sono la ragazza più bella che ha incontrato, che vuole solo stare con me. Oggi mi ha detto che si sta innamorando di me. Io sono molto agitata. Non so che cosa fare, anche io sto bene con lui e mi sento felice. Ma ho molta paura di essere presa in giro.
Marzia
cara Marzia,
Le donne non sono tutte uguali, vi sono quelle alte e sottili come giunchi, o robuste come matrone, con seno prosperoso o donne che hanno un fisico atletico slanciato e asciutto. Vi sono le donne di mezzo e poi quelle piccoline, anche loro possono essere magroline o rotondette, proporzionate o meno. Poi ci sono i volti, gli occhi le forme delle labbra…. Siamo tutte uguali e infinitamente diverse e questa diversità ci rende uniche. Certo vale anche per i maschi ma però è più importante nella donna. L’unicità di ognuno di noi si evidenzia al massimo grado nell’innamoramento, dove scopriamo che ogni particolare dell’amato diventa per noi la cifra della bellezza. Se ha le mani troppo grandi, per noi le mani belle sono quelle grandi, se ha le gambe corte e grassottelle quelle rotondità appariranno il massimo della bellezza e di erotismo.
Ma la società selezione in ogni epoca dei tipi umani e li elegge a bellezza universale e questi tipi occupano le copertine dei rotocalchi, le segretarie ideali, le fidanzate degli uomini più in vista. Negli anni cinquanta erano di moda le donne prosperose rotondette, piccole o alte non era molto importante ma dovevano essere morbide con dei bei seni e dei bei fianchi con delle gambe beni tornite. Nei decenni successivi sono diventate di moda le donne molto magre, preferibilmente alte e molte ragazze si sono rovinate la salute per diventare leggere e trasparenti. In questi ultimi decenni sono ritenute belle le donne modello barbie: alte slanciate, ma con seno e fianchi prosperosi.
E quelle che non sono in sintonia con il modello dominante come è accaduto a lei si sentono irrimediabilmente brutte, e molte finiscono come lei per non guardarsi neppure, a vestirsi come capita. In questi casi può soccorrerci uno sguardo che proviene dall’esterno, quello di un ragazzo che ci ama. È questo che sta accadendo a lei in cui per la prima volta dubita della sentenza che aveva pronunciato su se stessa e deve decidere se si era sbagliata e questo ragazzo dice la verità. non si starà prendendo gioco di lei? Io credo di ni. Il ragazzo con cui esce la vede, vede oltre i suoi abiti in cui si è nascosta, gli piace il suo viso struccato e gli piace soprattutto stare con lei, parlare con lei. La vede nel complesso. Glielo ha detto che si sta innamorando di lei e questo la trasforma ai suoi occhi nella donna più bella al mondo. Le sembra strano? Si è strano come la nostra vita abbia bisogno dell’amore per sbocciare. Nel dubbio io le suggerisco di credere alle parole, di questo ragazzo sensibile gentile e diretto, si lasci inondare dai suoi complimenti, le prenda per quello che sono: carezze sull’anima.
Smetta di paragonarsi a un modello astratto e inizi a occuparsi del suo corpo, chieda consiglio al suo ragazzo, si faccia aiutare da lui. Pensi che piccola e rotondetta era Marilyn Monroe, la donna che è diventata l’icona assoluta della bellezza. Se Marilyn non avesse reso i suoi capelli biondissimi cercando di assomigliare il più possibile a Jean Harlow e non avesse fasciato il suo corpo in abiti attillati e fatti su misura per lei e non avesse portato i tacchi e non avesse truccato il suo viso di quel rosso inventato da lei, sarebbe rimasta una donna qualunque. Questo per dirle che la bellezza è anche spesso il frutto di una attenzione e uno studio continuo.
Cristina Cattaneo Beretta