Il mammifero giocherellone

9 Luglio 2023



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Il Sé anfibio emerge giocherellone. Il feto fa le capriole, succhia il dito e se ha un gemello ci gioca.Il mammifero gioca,

Le ricerche in utero dimostrano che il bebè prova esperienze diverse nel toccare sé stesso e nell’accarezzare il gemello, esperienze che si riproducono anche dopo la nascita. Acquatico o aereo il cucciolo umano sa giocare.

Il piacere omeostatico di coccole e poppata diventa un campo emozionale, nascono mappe sincroniche di memoria tra mamma e bebè. L’estasi del seno diventa il germoglio della sessualità adulta. Quando l’amore illumina l’attaccamento nasce la coppia archetipica, triade indispensabile di una umanità felice.

Nei periodi solstiziali i mondi comunicano. Il regno vegetale, il mondo degli spiriti di natura, tutte le intelligenze dell’esistente ritrovano il linguaggio universale perso nel crollo di Babele.

Se sappiamo ascoltare, anche i veli dell’Oltre diventano trasparenti. Gli amati defunti ritrovano gioco, danza, risate.

Percezioni transmodali si risvegliano nel gioco. Luci e ombre nutrono le menti di razza.

La macchina pensante del terapeuta si accende nel gioco cosmico del curare/essere curato. L’umorismo condisce le sedute terapeutiche “ridendo con…” e mai “ridendo di…”

I bambini sanno giocare con i loro problemi e dispiaceri, e lo insegnano agli adulti diventati troppo seri.

La vita, così breve, è il gioco del “cucù settete” delle anime che si incontrano per creare nuovi miti e tracce di civiltà.

Il mare di giocattoli che invade oggi il pianeta soffoca i desideri e sogni infantili, triste surrogato di genitori costretti a lavori totali. Il corpo, con le sue sensazioni, è ancora il vero giocattolo che accompagna le tappe vitali, sviluppando motricità, linguaggio e geometrie sacre.

Nascono spazio, tempo ed emozioni nei campi relazionali.

Gli anziani giocano con i ricordi, luci e profumi, dove le mani, ancora antenne, sanno pregare e accarezzare i piccoli.

Risatine complici di anziani nel parco ricordano antichi giochi “del dottore” della nostra infanzia.

La figura sbiadita nello specchio si anima con la freschezza dell’acqua e la risata del saluto al sole.

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Rossana De Angelis

Psicologa, PHD in human behaviour presso la Jolla University, San Diego - California. Specializzazione in psicoterapia neofreudiana presso “A.S.P.” , junghiana presso “C.I.P.A”; in riabilitazione neuropsicologica clinica presso “LoeWenstein Hospital”, con il prof. Rahamani, Israele, specializzazione in Gruppoanalisi.

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