Alcuni insegnamenti dal libro L’amore e il tempo

31 Luglio 2020



Alcuni insegnamenti dal libro L’amore e il tempo
Alcuni insegnamenti dal libro L’amore e il tempo

Recentemente è uscito un nuovo libro scritto da Francesco Alberoni e Cristina Cattaneo dal titolo L’amore e il tempo. Un argomento poco studiato ma fondamentale per capire non solo i processi amorosi ma più in generale i processi emozionali e sociali. Non vogliamo qui a riassumerne il contenuto vi invitiamo a leggere il libro, vogliamo però darvi esempio di alcuni degli argomenti e dei concetti che troverete nel libro e che ci aiutano a capire cosa stiamo facendo o cosa ci sta attendendo e a smentire dei luoghi comuni.

L'orizzonte temporale degli eventi

Un concetto utile tanto nel campo amoroso come in quello  sociale e politico è L’orizzonte  temporale degli eventi. Quanto grande è il  tempo che abbiamo davanti a noi e in cui dobbiamo agire? Intuitivamente noi pensiamo che questo spazio di tempo sia massimo quando siamo bambini, giovani perché ci troviamo di fronte tutta la vita. In realtà l’orizzonte temporale degli eventi è molto breve arriva fino ai prossimi esami alle prossime vacanze. Al contrario potete trovare delle persone anziane  che fanno progetti che non potranno nemmeno realizzare loro ma che avranno effetti nel futuro, pensate alla lungimiranza di Enrico Mattei nel fondare l’ENI e assicurare il petrolio all’Italia. Vi sono dei politici che hanno un orizzonte temporale degli eventi grandissimo ed altri che non vedono al di la del proprio naso. In campo amoroso l'orizzonte temporale degli eventi è la progettualità intrinseca che una coppia sviluppa  e che oggi è sempre più slegata dai figli, quindi dipende sempre più da altri fattori molto più soggettivi.

La dipendenza affettiva

Passiamo ora ad un altro concetto trattato ne libro: la dipendenza emotiva. La dipendenza emotiva (o affettiva) si presenta come un fortissimo legame amoroso, un amore incrollabile che noi proviamo per qualcuno che non ci corrisponde nello stesso modo: si fa cercare e si fa trovare quando vuole. Quindi  un legame amoroso fra una persona che ha assoluto bisogno di chi ama e un’altra che, pur essendo amata, non è innamorata nella stessa misura. Cioè in sostanza è una forma di amore unilaterale estremamente intenso che può durare moltissimi anni e che si forma all'inizio quando uno senza accorgersene dà all'altro il potere sul tempo. Il soggetto aspetta continuamente l’amato, ma quello viene solo ogni tanto e comunque a suo piacimento. È dunque un grande amore fatto di lunghe attese trepidanti e di sofferenza che si scioglie in un’immensa gioia quando l’amato arriva e l’abbraccia e fanno l'amore. Ma perché una persona accetta una situazione come questa? Perché è innamorata e ha un continuo timore di perdere l’amato, ma questa emozione dolorosa la fa anche sentire viva, e nei rari momenti dell’incontro prova una felicità indicibile che cercherà nei giorni della distanza e dell’attesa. E quando siamo nell'attesa noi non siamo mai liberi. Aspettiamo come Penelope il ritorno di Ulisse per poter vivere. Ma la vita di Penelope è attesa e infatti è ricordata come colei che attende. Nella dipendenza amorosa la coppia è come congelata immobile. Il tempo che passa non costruisce niente. Arriverà l'amato?

Nella coppia bilaterale invece i ruoli cambiano continuamente, i due amanti sono dei pari, si sentono liberi si mettono in discussione si allontanano, si ritrovano, evolvono. Essi vivono il loro tempo e più si amano più il tempo è pieno di vita. L’amore di coppia dura perché è ricerca, scoperta, cambiamento. Nella dipendenza emotiva non cambia niente. I ruoli vengono congelati. C’è uno che è amato e che comanda ed uno che ama ed  ubbidisce. Uno che agisce liberamente e uno che aspetta. I due amanti non sono sullo stesso piano, non sono uguali, uno è il padrone del tempo. In termini hegeliani uno è il servo l’altro il padrone. Proprio perché nelle mani del padrone del tempo l’amore unilaterale non diminuisce, ma cresce sempre più nel tempo. Quest’uomo, questa donna che ha consegnato la sua vita, ad un padrone del tempo vede il suo dominatore come una divinità, come la migliore persona che esiste al mondo, non ce ne può essere un’altra altrettanto degna di amore. È un rapporto ipnotico, di servitù, di asservimento ma è difficile accorgersene. Solo ad un certo punto la persona asservita si  accorge del suo stato e si ribella ma la liberazione è difficilissima. 

Si può cambiare il passato?

Ultimo concetto molto utile riguarda il passato. Noi tutti diciamo che non si può cambiare il passato. Il passato è immodificabile. Lo dicono tanto il pensiero corrente come la scienza. Noi concepiamo il tempo come una freccia che va verso il futuro e non può tornare indietro. I fisici, fra le poche cose su cui sono d’accordo, ritengono che il tempo si muova verso un aumento della entropia, che significa che non può tornare indietro. Il passato invece è sempre un costrutto della memoria. E la nostra memoria è qualcosa di soggettivo che viene costantemente rivisitata, rielaborata e modificata anche quando non ne siamo coscienti, allo stesso modo in cui una persona che approfondisce un argomento, modifica la conoscenza che aveva prima, la rimodella, si accorge che alcuni aspetti sono più importanti rispetto a quanto le era parso all’inizio e altri meno significativi. Continuando ad avere nuove esperienze, continuando ad apprendere, ad affrontare nuovi problemi. Noi torniamo nel passato scoprendone altri aspetti, vedendolo in altro modo e superando così molti traumi per affrontare con più forza il presente.

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