Gentile dottoressa,
ho 23 anni e studio fisica, una materia che mi affascina e in cui sono piuttosto bravo. Eppure, da qualche mese non riesco più a concentrarmi sullo studio. Dopo una relazione di due anni, tra alti e bassi, la mia ragazza ha deciso di lasciarmi. Io ero e sono innamoratissimo: i suoi difetti passavano in secondo piano per l'amore che provavo, mentre i miei ai suoi occhi erano così gravi da portarla a questa decisione che non riesco ad accettare.
Secondo lei il problema principale era il mio modo di essere "sempre presente", il mio bisogno di passare tanto tempo insieme, ma io non ne sono convinto. Mi accorgo ora che a volte era distante, mentre io avevo bisogno di sentirla, di accarezzare la sua pelle, di stringerla. Non mi interessa capire chi di noi sbagliava: soffro moltissimo e vorrei una seconda possibilità. Vorrei riconquistarla; subito dopo avermi lasciato è partita per l'Eramsus e non so neppure come avvicinarla. Mi sembra ancora più concentrata sulla sua carriera.
Spesso accettavo i suoi sbalzi di umore pur di non litigare ma inevitabilmente le discussioni c'erano. Però ora che lei se ne è andata sento di aver bisogno del suo amore per vivere, e senza mi sembra di non avere forza nè equilibrio. A tutto questo si aggiungono le difficoltà economiche che limitano la mia vita sociale, già piuttosto povera. Ho la sensazione di andare alla deriva. Cosa mi consiglia?
Paolo
Paolo, devi alzare la testa, rimetterti in piedi quanto prima e guardare con occhi disincantati la tua relazione. Una donna veramente innamorata non lascia il suo compagno perchè troppo presente. Probabilmente tu e lei non volevate le stesse cose: forse non voleva assumersi la responsabilità emotiva che un legame profondo comporta. Ma soprattutto mi sembra che lei si voglia proiettare nella vita, aprirsi nuove strade: insomma, è ambiziosa. Mentre tu, innamorato, cercavi un amore totale, un luogo per voi due, un rifugio. Significa che hai una grande capacità di amare e non c'è nulla di sbagliato in questo, ma non si deve abbandonare tutto il resto.
Cosa fare adesso? Lascerei perdere la speranza di ritrovarla. Concentrati su di te, sul tuo percorso di studi e sulle tue capacità. Libera la tua creatività e mettiti alla prova. La povertà economica va affrontata e risolta, non subita come un destino. Sei giovane, studi una materia difficile in cui riesci bene. Puoi da subito trovare un lavoro serale mentre finisci l'università e questo compenserà in parte la vita sociale. Ma è solo il primo passo: è fondamentale per te, friuscire a trasformare l'energia che oggi riversi nel bisogno di amore, in fuoco per i tuoi progetti, come hanno fatto tanti uomini e donne prima di te. Non avere fretta per l'amore, ma soprattutto non cercare nell'amore un rifugio per non affrontare le sfide della vita.
Il tuo compito è crescere, diventare adulto, coltivare la tua indipendenza e metterti alla prova ponendoti delle mete sfidanti. Insomma affermarti nella vita, una cosa che le donne cercano in un uomo anche oggi. E il resto verrà da sè.
Cristina Cattaneo






