Fantasie erotiche femminili

13 Ottobre 2019



Fantasie erotiche femminili
Fantasie erotiche femminili

Sul piano dell’immaginario anche le coppie più fedeli possono avere fantasie di tradimento. Ci si può sentire attratti da qualcuno che non sia il partner e sognare di avere un’avventura sessuale o una relazione.

Le fantasie, infatti, possono fungere da corroborante, da propulsore per la nostra relazione. Non indicano necessariamente il desiderio di metterle in atto, né di voler tradire il proprio amato. Restano solo tali. Fantasie.

L’onirico capolavoro del Novecento di Jorge Amado, Dona Flor e i suoi due mariti, è un romanzo costruito su una fantasia erotica così potente da divenire pseudo reale.

La vicenda è ambientata a Bahìa, una città ricca di colori umani e di tradizioni ancestrali. Dona Flor, una bella e virtuosa giovane, rimane improvvisamente vedova del suo primo amatissimo marito, un mascalzone senza arte né parte, Vadinho. È disperata, perché al di là delle continue sofferenze legate ai tradimenti, lui era in grado di donarle grandi soddisfazioni nel talamo nuziale. Vadinho riusciva a risvegliare quella sua femminilità sensuale e selvaggia celata da un contegno timido e morigerato nella vita.

Dopo un adeguato periodo di lutto, Dona Flor accetta il corteggiamento del farmacista, Teodoro Madureira, un uomo per bene, piacente, serio, gran lavoratore, un compagno dolce e fedele. Dona Flor è finalmente serena, rispettata, ha un marito che la ama e che l’accontenta in tutto. Ma presto si scopre solo “moderatamente felice”. Perché il tepore sessuale del secondo marito non riesce a farle dimenticare la passione che viveva con Vadinho.

A questo punto, ecco che la ‘magia’, che tanto spesso diviene protagonista negli indimenticabili romanzi sudamericani, entra in campo: Dona Flor riesce a ‘richiamare’ dall’aldilà il suo primo marito.

Ma, quando le si palesa Vadinho, più affascinante e sensuale che mai, per Flor inizia un periodo di tortura psicologica. Perché, se da un lato vuole restare fedele a Teodoro, dall’altro si sente tradita dal suo corpo e dal suo cuore che invece spasimano perché si conceda nuovamente alle gioie sessuali con Vadinho. Di fronte a quel corteggiamento serrato, a quelle allusioni così seducenti, le sue resistenze un bel giorno cedono. E inizia per lei la vita perfetta.

Il ménage à trois di Dona Flor è noto solo a lei, perché solo lei può vedere Vadinho, ma il suo cambiamento non passa inosservato.

"Guardatela... Che forme, che bellezza di donna! Uno schianto, e si vede che è soddisfatta, che non le manca nulla né a tavola, né a letto. Sembra perfino una che ha un amante recente e sta mettendo le corna al marito…"

"Non lo dire! (…)  Se c’è una donna perbene a Bahia, quella è Dona Flor"

"D’accordo, lo sanno tutti che è una donna onesta. Quello che voglio dire è che quel dottore, con quell’aria da tonto, è un furbone (...) non avrei mai pensato che ce la facesse a contentarla”.

Al braccio del felice mortale Dona Flor sorride affabile: ah! quella mania di Vadinho di accompagnarla per strada toccandole i seni e le natiche, svolazzandole attorno come fosse la brezza del mattino. Di un mattino lavato di domenica, in cui passeggia Dona Flor, lieta della sua vita, soddisfatta dei suoi due amori.

 

Il mirabolante escamotage narrativo-simbolico di Amado, ci fa comprendere la potenza delle fantasie femminili e di come, se accettate, possano creare un compromesso tra immaginario e realtà. Questo connubio, infatti, permette a Dona Flor di crearsi il ‘marito ideale’.

Il romanzo è del 1966, un’epoca in cui si presagiva l’emancipazione femminile, ma in cui alla donna era ancora preclusa la possibilità di riconoscere e seguire le proprie pulsioni sessuali.

Oggi, i tempi sono cambiati, le donne sono coscienti della loro sessualità e sono libere di praticarla ricercando amore e soddisfazione sessuale con uno stesso partner, con più partner contemporaneamente o in successione.

Eppure, ci sono molti casi in cui prevale l’impegno a far continuare una relazione anche se non è mai stata o se non è più pienamente soddisfacente dal punto di vista erotico-sessuale. Casi in cui, nonostante tutto, crediamo che sia importante mantenere saldo il legame con il partner per la nostra stabilità, per non ferirlo, per i figli, per la famiglia, per la profonda complicità…

Allora, cerchiamo un compromesso ricercando un appagamento nella fantasia attraverso il sogno di un amore impossibile per un divo, identificandoci nelle eroine di film o di romanzi (Nove settimane e ½ o la più recente trilogia di Cinquanta sfumature, ad esempio), o facendoci ammaliare da un semplice sguardo di uno sconosciuto. Anche questa è libertà.

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Federica Fortunato

Sociologa e professional coach. Collabora dal 2000 con l’università IULM, ha tenuto corsi presso l’Università Statale degli Studi negli insegnamenti ad indirizzo sociologico e ha collaborato con il Politecnico di Milano. Nel corso degli anni ha partecipato a numerose ricerche universitarie, con l’ISTUR presso committenti privati e istituzionali, con il Centro Sperimentale di Cinematografia e presso realtà aziendali italiane nel settore del lusso.

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