Il matrimonio è la tomba dell’amore?

19 Ottobre 2019



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Mi chiamo Paola,  ho trent’anni, sono sposata da quattro,  più tre anni di convivenza e ho una bambina di due anni. Dopo la nascita di mia figlia, da circa un anno, il rapporto con mio marito è cambiato. Mi sono chiusa in me stessa. Non ero più felice con lui e stavo più che potevo con mia figlia. Mio marito infatti ha iniziato ad avere comportamenti che mi hanno allontanato:  va sempre a giocare a calcio ed è spesso fuori e spesso ci incontriamo solo di notte, quando andiamo a letto.

Poi, d’un tratto, mi sono innamorata di un altro. Con lui sono rinata, farei di tutto per lui. però, è sposato e non intende lasciare la moglie. Una mia amica mi dice che mi sta solo prendendo in giro. E io da un lato fingo di essere una moglie felice, che condivide il proprio letto con il marito ma dall’altro penso sempre e voglio l’altro, ma non so se mi vuole. In più mi sento in colpa. Cosa mi suggerisce?

Paola

 

 

Il matrimonio è la tomba dell'amore?Cara Paola,

Lei racconta la sua vita dall'esterno, scandendola in una serie di fasi: quella della convivenza, gli anni del matrimonio e all'interno di questo, la nascita di sua figlia.  Letta così, la sua crisi di oggi trasmette il senso di un'ineluttabilità. Che dopo tanti anni, la somma fa proprio sette, lei è stanca di suo marito, siete diventati due estranei, al punto da non parlarvi più e, come spesso capita, il suo bisogno di amore, di rinascita, è stato captato e risvegliato da un altro uomo.

Ma è veramente così? Io credo di no. Oltre alla storia esterna quella che lei ha raccontato, vi è un'altra narrazione. Quella che riguarda il vostro incontro iniziale, l'innamoramento, il lungo processo che vi ha portato a convivere prima e, dopo aver provato davvero a vivere insieme, a sposarvi e ancora, a mettere al mondo una bambina.  Si tratta di un lungo processo, fatto di tante situazioni, in cui giorno dopo giorno,  vi siete scelti: l'altro vi appariva sempre la persona migliore per voi, al punto da fare una scelta "definitiva".

Ma nel momento in cui l'avete fatta,  probabilmente avete pensato che il vostro amore era ormai  sicuro e stabile e che non dovesse più essere alimentato.  E così avete smesso di essere una coppia: lei è diventata una madre (è vero, una donna si innamora del proprio bambino e per un certo periodo vive in simbiosi con lui) e suo marito ha ripreso comportamenti da ragazzo, si è rimesso a giocare a calcio e a uscire con i suoi amici.

Ora lei ha incontrato un uomo che ha risvegliato il suo slancio vitale, il suo bisogno di vita, che il legame con sua figlia non può esaurire. E' riuscito a farla risentire donna appassionata e piena di vita.

Le nostre vite non sono prevedibili e così ordinate come vorremmo e potrebbe pure darsi che il suo incontro con questo uomo  sia un vero grande amore. E se fosse così, nonostante siate sposati con figli, voi iniziereste a fare progetti di coppia. Infatti  due persone veramente innamorate non possono stare uno senza l'altro.  Se fosse così non mi avrebbe scritto,  il suo rinascere avrebbe una direzione, un progetto, anche con tutti i dilemmi e le sofferenze di una separazione.

Ma lei non sta vivendo questa situazione. Il suo risveglio secondo il tipo di analisi che noi applichiamo ai processi affettivi, sembra   essersi "realizzato" più come un bisogno di evasione e di erotismo cui quest'uomo ha risposto.  In sostanza lei e quest'uomo vivete insieme  un'evasione, dolce e piacevole, ma non sono state sfiorate le corde dell'innamoramento. Non vi sono assoluti in gioco.

Infatti ho l'impressione che per quest'uomo  la relazione che ha con lei è tutto ciò che desiderava. Aveva una moglie  e ora ha anche un'amante appassionata. Ma lei , Paola, aveva e ha un bisogno molto più grande che rimane senza risposta.  Poichè  si sta rendendo conto che il suo amante non è veramente innamorato, il suo senso di essere rinata resta senza una direzione, senza un progetto e la fa sentire peggio di prima.  Vorrebbe infatti risentirsi viva in ogni cosa, non solo nei ritagli di tempo in cui incontra quest'uomo.

In sostanza lei si rende conto, comte tante donne nella sua situazione che "ha" due uomini ma in realtà non ne ha nessuno. E' sola.

Sotto a molte di problematiche come questa, io credo agiscano potenti influssi di questa società (che ci porta sempre a rincorrere il nuovo) e una certa ignoranza delle leggi dell'amore. L'innamoramento è infatti un lungo processo di avvicinamento e conoscenza che cambia la nostra relazione con la vita e la sua struttura più importante: il tempo. Con la persona che amo passo tutto il tempo possibile,  insieme ci impegniamo a realizzare i nostri desideri, riempiamo la vita di vita. Ma poi, quando il rapporto si assesta, se pensiamo che l'amore ormai sia consolidato e che non abbia più bisogno di noi, delle nostre cure, del nostro tempo, smettiamo di riempire il tempo.

Infatti lei dice "io e mio marito non ci vediamo quasi più.

L'innamoramento non prosegue da solo, deve continuare a buttare nuovi getti, deve continuamente rinascere. Gli amori che durano sono quelli in cui rimane vivo l'innamoramento, e continuamente il tempo è sfidato e sempre riempito.

Anche con il suo amante lei non vive questa esperienza , ma solo attimi di vita piena.  E per di più ho l'impressione  che voi non vi conosciate a fondo in quanto la vostra relazione è qualcosa che si aggiunge alle vostre vite che non avete cambiato , due vite molto strutturate, ognuno con la propria famiglia e i propri figli, il lavoro gli impegni gli amici. E  poi vi incontrate per stare teneramente abbracciati e fare l’amore, sfogando il vostro bisogno di nuovo , di esplorazione, di vita. Ma è una parentesi.

Io le posso suggerire, in questa situazione di stallo che potrebbe anche durare anni e  disperdere i suoi anni migliori , l'importanza di rivedere la sua vita con suo marito, di ricordare il vostro incontro, cosa vi aveva unito, di pensare se avete fatto tutto quello che desideravate fare insieme. Di ricordare il futuro che avevate immaginato.

Le suggerisco poi di parlare con lui del suo malessere e del suo senso di solitudine, del suo bisogno di amore e di nuova vita. Gli dica che la vita che fate finirà per allontanarvi. Insomma dialoghi con lui. Non è detto che le risposte di suo marito non le riservino delle sorprese, che lui non rilanci qualcosa di inatteso e nasca un nuovo getto.

 

 

 

Il matrimonio è la tomba dell'amore?

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Cristina Cattaneo Beretta

Cristina Cattaneo Beretta (ha aggiunto il nome della mamma al suo) (email) Laureata in filosofia ed in psicologia a Pavia, psicoterapeuta, dottore di ricerca in filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica, ha condotto studi sul linguaggio simbolico e il suo uso terapeutico (Cristina Cattaneo Il pozzo e la luna ed Aracne). Studia le esperienze di rinnovamento creativo e i processi amorosi, approfondendo in particolare il tema della dipendenza affettiva. Ha pubblicato con Francesco Alberoni: L’universo amoroso (Milano, 2017 ed. Jouvence), Amore mi come sei cambiato (2019 Milano, ed. Piemme Mondadori), L'amore e il tempo (la nave di Teseo 2020), 1989-2019 Il rinnovamento del mondo (La nave di teseo, 2021)

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