La vita sociale si svolge su diversi livelli con strutture temporali differenti. Quello inferiore riguarda l’intorno immediato delle nostre persone, dove si creano e si sviluppano le relazioni studiate soprattutto, dopo Freud, dalla psicologia. I protagonisti sono fratelli, genitori, figli, amici, conoscenti, colleghi. Gli stessi individui che incontri a questo livello però entrano in configurazioni più ampie, anch’esse con una propria identità: imprese, associazioni, enti, ciascuno con una propria politica. A loro volta queste associazioni entrano in strutture più ampie come i grandi partiti di massa; a loro volta questi rientrano nelle istituzioni amministrative locali e nazionali. Le relazioni che si svolgono entro queste entità cambiano ad ogni livello e richiedono uno studio apposito. Lo stesso vale a livello nazionale e statale. Lo scontro fra Roma e Cartagine era animato dagli Scipioni e dai Barca, ma non è un conflitto fra famiglie. Lo scontro fra Scipione e Annibale non è dovuto a ragioni personali o familiari, ma al fatto di rappresentare due città stato in espansione imperiale; fra due potenze in espansione nasce sempre la competizione per il primato e la supremazia. Lo stesso è avvenuto in Grecia fra Atene e Sparta.
La lotta fra una potenza in ascesa ed un’altra consolidata è stata chiamata la “trappola di Tucidide”. Lo studio dei rapporti e dei motivi di alleanza o di lotta fra stati e potenze statuali multiple è chiamato geopolitica. Solo con un’analisi a livello geopolitico si può capire perché è scoppiata la Prima Guerra mondiale, la Seconda Guerra Mondiale e l’attuale conflitto ucraino. Se domandiamo a ciascuno dei contendenti perché è entrato in guerra, egli ci elenca le giustificazioni che a suo tempo usava per convincere se stesso e tutti gli altri ad entrare in guerra; spesso motivi contingenti, impegni già presi in precedenza, equivoci, insulti, rancori di varia natura; infine indecisioni o ritardi a cui sarebbe stato facile porre rimedio, perfino esitazioni o rigidità burocratiche come è avvenuto dopo l’assassinio di Sarajevo. In realtà gli stessi protagonisti non sanno giustificare i veri motivi, le ragioni logiche che li hanno portati alla guerra. In quel momento essi volevano la guerra, erano emotivamente diventati tutti dei paranoici e tutti interventisti. I danni e le sofferenze della guerra apparivano loro privi di importanza, mentre il nemico appariva loro mostruoso, demoniaco.
Osservando le cose dal livello geopolitico possiamo vedere che in Europa ai primi del Novecento si era concentrato un enorme potere scientifico, economico e militare. Molti Paesi erano in rapida espansione mentre altri erano statici ed altri ancora premevano per emergere. Alla fine della guerra la Germania, lo Stato-Nazione più avanzato e con un ritmo di progresso maggiore era distrutto; l’Inghilterra aveva il più grande impero coloniale della storia, mentre la Russia era diventata uno smisurato impero ideologico-politico. Anche nella Seconda Guerra Mondiale la Germania, trasfigurata dal movimento collettivo nazista, ha ripetuto l’assalto al potere mondiale. Un atto consapevole a cui ha corrisposto una reazione anglo-americana a cui ha aderito tutto il Commonwealth che poi è diventato Alleanza Atlantica con l’adesione dei Paesi europei, la guerra fredda e la globalizzazione. Questa formazione con l’alleanza militare corrispondente, la NATO, si è presentata come difesa democratica antisovietica ed è nata quando il mondo era rimasto diviso in due dalla guerra fredda. Gli americani poi hanno usato la NATO come longa manus per i loro conflitti personali, però col collasso dell’Unione sovietica questo sistema difensivo era apparso sempre più ingiustificato e con l’inizio della globalizzazione avevano perso importanza i confini, gli stati e si era avviata la formazione di un unico mercato globale. Il processo è stato completato dallo sviluppo di internet e la comunicazione istantanea che ha rivoluzionato tutti i rapporti sociali. In quella situazione geopolitica a Pratica di Mare, Berlusconi ha addirittura proposto l’ingresso della Russia nella NATO: osteggiata dagli americani che non volevano la formazione di una potenza europea.