La Quinta Elegia di J.W. Goethe

https://alberonimagazine.it/wp-content/uploads/2025/05/Johann_Wolfgang_von_Goethe_Josef_Stieler_1828_Quinta_Elegia.jpg Ritratto di J. W. Goethe ad opera di Josef Stiele (1828)

La V Elegia romana di Goethe e la Quinta Elegia duinese di Rilke considerano la figura del poeta. Mentre Goethe punta sul vigore intellettuale e fisico, Rilke gli conferisce il ruolo di comunicatore metafisico.

Intelligenza artificiale e creazione artistica

Dipinto astratto con forme geometriche colorate

L’intelligenza artificiale sta ridefinendo il concetto di creatività, sollevando interrogativi profondi sul ruolo dell’artista umano. Tra potenzialità e limiti, si apre un nuovo dialogo tra tecnologia e sensibilità.

Mistero e ragione

Statua di angelo alato con arco

L’odierna ragione ci porta al caos esistenziale, incapace di trovare risposte al mistero della vita.

Neanche con un fiore

Locandina evento contro violenza con tulipano rosso

16/06/25 19:00, Milano. Alberoni Magazine presenta la conferenza sulla violenza contro le donne

 Guerra e guerrieri secondo Adolfo Wildt 

Scultura marmorea di uomo, dettaglio volto e busto

Adolfo Wildt, con Vir temporis acti, rappresenta un guerriero che si pente della violenza, infliggendosi dolore in un gesto di redenzione. L’opera riflette sulla responsabilità individuale nei conflitti e sulla possibilità di un risveglio delle coscienze. In un contesto geopolitico complesso, il suo messaggio invita a una riflessione sul senso della guerra e sulla necessità di un cambiamento.

La ricerca del “migliore” da parte delle donne: una verità antica ma distorta

Ipergamia

L’amore è un fuoco che illumina e consuma, una forza che ci spinge verso l’altro, verso un sogno di completezza. Francesco Alberoni, nel suo Innamoramento e amore, ci ricorda che l’amore non è mai solo emozione: è anche una ricerca, un movimento verso chi incarna una promessa di vita. “La donna”, scrive Alberoni, “cerca l’uomo […]

Lo sguardo triste dei bambini perduti

Pricò (Luciano De Ambrosis) in una scena. Dal film I bambini ci guardano del 1943 diretto da Vittorio De Sica, tratto dal romanzo Pricò di Cesare Giulio Viola.

In un mondo insanguinato, tra guerre e dibattiti televisivi, nello sguardo triste e spaventato dei bambini di oggi ci sono i germi dell’odio di domani.

×