Previsioni e movimenti

5 Luglio 2022



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Previsioni e impulsività

Noi uomini ci differenziamo nettamente dalle altre specie viventi perché in condizione di prevedere le conseguenze delle azioni proprie ed altrui, anticipando il futuro. Ma quante volte questa capacità non è stata usata lasciando spazio all’azione collerica impulsiva senza la minima riflessione sugli effetti che essa avrebbe provocato in un periodo di tempo più lungo. Direi che forse essa è stata utilizzata per prevedere cosa avverrà in un arco piccolissimo di tempo entro un orizzonte politico economico e sociale delimitato.

Imprevedibilità

Di solito infatti siamo concentrati su un gruppo di problemi attuali, impostati nei modi consueti e quindi ignoriamo l’effetto di cambiamenti lenti e cumulativi o di interventi che avvengono intorno a noi o ci influenzano dall’esterno. Questo capita con facilità quando attorno a noi sorgono formazioni politiche o religiose nuove, i movimenti. Percorrendo la storia ci imbattiamo in molte situazioni in cui chi guida un esercito compie un errore di valutazione fatale.

Andando indietro nel tempo troviamo il caso di Annibale che potendo prendere Roma conta sull’appoggio dei popoli italici. Però il caso più noto e più celebre e quello compiuto da Napoleone occupando la Spagna perché non aveva tenuto conto del risveglio del sentimento nazionale, della fierezza del popolo spagnolo. Era quella un’epoca di risvegli nazionali ma nessuno nemmeno lui lo aveva capito. Anche in Russia avviene qualcosa di simile, anziché folle plaudenti ai valori della rivoluzione, si è trovato contro un popolo ostile che farà terra bruciata davanti a lui e arriverà ad incendiare Mosca, dove lui aspettava inutilmente la resa dello Zar. E poi l’inverno anch’esso grossolanamente sottovalutato lasciando Mosca troppo tardi. Un analogo errore farà Hitler aggiungendovi il folle ordine dato a Von Paulus a Stalingrado di resistere fino alla morte e perdendo cosi la VI^ armata.

Sottovalutazioni

Fra i fenomeni sottovalutati ci sono spesso i movimenti rivoluzionari come è avvenuto durante la Rivoluzione francese quando i rivoluzionari considerati incapaci, marceranno al suono della marsigliese. Lo stesso avviene in Inghilterra nel XVII secolo quando i puritani creano il new model army di Cromwell. Ricordiamo poi la sconfitta dei Francesi in Algeri ad opera di un esercito rivoluzionario.

Un fenomeno analogo è avvenuto proprio recentemente, Putin attaccando l’Ucraina si aspettava una accoglienza amichevole ma non aveva tenuto conto del sentimento nazionale ucraino. Non appena le sue truppe hanno varcato il confine è esploso un vero e proprio movimento nazionalista ucraino, ampliato e potenziato dalla mobilitazione bellica americana e dalla NATO. Fuggite le donne coi bambini, i maschi si sono organizzati in un esercito rivoluzionario che ha spinto i russi a cambiare strategia.

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Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

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