Salve dottoressa,
aiuti anche me, se può. Dopo 20 anni ho scoperto che lui ha un figlio con un'altra e che la ama. Mi è crollato il mondo addosso e sono disperata. Tra me e lui le cose non andavano bene da un po' ma credevo fosse il nostro tipo di rapporto che è sempre stato litigioso e difficile.
Ora mi dice che dobbiamo lasciarci e nonostante io insista che merito almeno un’opportunità lui è irremovibile.
Sono accusata delle peggiori cose e mi sento l’ultima delle donne. È vero, non ho mai voluto viaggiare con lui e l'ho lasciato andare sempre nel suo paese da solo, ma soffrivo di attacchi di panico e l'idea di prendere un aereo mi terrorizzava. Pensavo di essere riuscita a trovare un equilibrio tra le mie paure e la sua necessità di andare e viaggiare. Ora mi ha distrutto e io non vedo nulla davanti a me…
Tina
Cara Tina
sta vivendo una grande difficoltà, una grande sofferenza, in cui non vede nulla davanti a sé - e a ragione. Non credo che lei possa - guardando nel futuro - immaginare ancora la presenza di quest’uomo accanto a sé. Ma in questo momento è più importante per lei guardare nel passato, a ciò che pensava, che sognava quando ha iniziato a frequentarlo e alla qualità della vita che conducevate. Scrive di un susseguirsi di incomprensioni, litigi, frustrazioni. Vi sono persone che non sono compatibili, che hanno una diversità profonda, un ritmo di vita molto differente. E forse questo è il vostro caso.
Lei sin da piccola ha probabilmente condotto una vita stabile, con pochi cambiamenti ed è cresciuta con il desiderio di trovare un uomo con cui condurre una vita tranquilla, in cui sentirsi al sicuro e protetta. E come spesso avviene, è stata attratta da una persona molto diversa da lei, da uno straniero, un uomo che viaggiava molto e che amava farlo. Un temperamento nomade. Forse si è innamorata di lui perché una parte di sé desiderava cambiare. Grazie a lui poteva immaginare una vita più varia, più dinamica, di fare insomma un’esperienza diversa. E tuttavia, quando si trattava di partire davvero con lui, di accompagnarlo nella sua patria, dove abitano i suoi parenti, la sua gente, la sua paura ritornava in primo piano: c’era da confrontarsi con un mondo che non conosceva, con una cultura diversa, una lingua diversa e vi è sempre nell’affrontare qualcosa di nuovo di cui non abbiamo esperienza, anche una sensazione di preoccupazione. Paura di non capire, di fare la figura della sciocca, di non essere accettata. Allora, come tentava di varcare la soglia in cui la sua sicurezza poteva essere minacciata, ecco l’attacco di panico che l’avvisava che il suo sistema, il suo modo di vivere, la sua sicurezza erano minacciate. E tornava a rifugiarsi al sicuro dentro casa.
Ma ognuno di questi momenti come li avrà vissuti questo uomo se non come una rinuncia, come un impedimento, come un’ostilità e anche come una mancanza di amore? L’amore è infatti una forza che ci porta a superare i nostri limiti.
Veniamo ora al suo partner. Un uomo che ha un temperamento opposto: ha lasciato il suo paese, ha affrontato molti cambiamenti. Un uomo per il quale viaggiare, fare nuove cose, conoscere persone diverse è l’esperienza più consueta. E trovando lei aveva probabilmente sentito il fascino di trovare un riparo, un nido, una sicurezza al ritorno dai suoi viaggi. Forse pensava che dopo il riposo sareste partiti insieme. Ma ciò non accadeva mai.
Due temperamenti molto diversi difficilmente riescono a lungo andare a trovare un equilibrio nella quotidianità. E infatti il vostro rapporto era litigioso e difficile. Come lei provava a forzare se stessa si sentiva assalire dall’ansia e lui nella vita quotidiana stabile e tranquilla si sentiva probabilmente come un animale in gabbia.
Se questo rapporto è durato tanti anni è perché l’uno trovava nell’altro, anche se a caro prezzo, una compensazione, ma nel tempo il divario tra voi è andato aumentando e il rapporto ha perso la sua vitalità.
E quando una situazione di cronica incomprensione si trascina, i rapporti si prolungano ma restano senza linfa vitale. Ora lei si trova di fronte a questo atto irreparabile e a un comportamento molto difficile da accettare. Lei ora pensa che vorrebbe continuare a stare con quest’uomo, ma vi è un’altra donna, che dice di amare e un figlio.
A volte i grandi dolori non vengono solo per nuocere. Questo è anche un momento prezioso per prendersi cura finalmente di se stessa, per affrontare finalmente gli attacchi di panico (che sono curabili) con un sostegno terapeutico adeguato e vincere le sue paure. Vedrà che liberandosi dal continuo impedimento a fare qualsiasi cosa la sua vita cambierà naturalmente in meglio e non rimpiangerà l’esistenza che ha condotto sinora.
Cristina Cattaneo Beretta
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