L’incontro con l’ombra, quella parte di noi chiusa nelle segrete dell’inconscio, è un’esperienza sempre pericolosa, alternante, dove le parti arcaiche, oscure, violente e disdicevoli si manifestano per essere finalmente ascoltate e integrate nella coscienza.
Il processo di individuazione, che avviene nella seconda parte della vita, è l’unione dei grandi opposti, peregrinazioni dagli inferi alle stelle, la grande missione di tutti gli umani.
Specchio dell’ombra è il daimon, il processo creativo legato al sogno. Il daimon è l’ispirazione nella musica, nelle arti, nelle scienze. Quando si manifesta la sua potenza è inarrestabile, la passione è il suo linguaggio.
Il daimon, riesce ad insinuarsi nelle nostre parti più vulnerabili , dove solitudine e malinconia abitano, accendendo fuochi d’artificio di ogni colore. L’energia del daimon accende amori impossibili, progetti mai realizzati prima, fiumi di musica, religione, filosofia.
Il daimon è il compagno segreto che dal cosmo viaggia verso soli lontani e ci rammenta che nulla è impossibile. Quando daimon e ombra personale si sposano, nascono opere universali che tutti possono comprendere e amare, ma nei casi di dissonanza le parti più crudeli e decerebrate dell’ombra accecano il daimon rendendolo furioso e distruttivo. Oggi, a un passo dalla catastrofe nucleare, la paura paralizza il pensiero di tutti evitando l’emergere di una coscienza evoluta compassionevole e intelligente.
L’ombra delle nazioni prevale sulla razionalità e i quattro cavalieri dell’apocalisse svolgono i loro compiti nell’indifferenza delle esistenze ancora normali tra cibo e spettacoli. Il silenzio degli uccelli non fa notizia.
L’immaginazione guidata nella meditazione mattutina è il mio gioco a rimpiattino con l’ombra. Quasi sempre vince lei. Ma questo aiuta a fare comunella. Lei sa che il mio desiderio è rimanere a lungo con il daimon e che senza di lei non posso farcela. Così a volte si diverte a spaventarmi con incubi e visioni sgradevoli, altre con paure irrazionali e uno stato di preallarme fastidioso. Ogni cosa ha un prezzo: frequentare un cavernicolo non significa addomesticarlo, ma entrare nella materia dell’essere, diversa per ognuno di noi.