Buongiorno,
Il mio problema non è un uomo, ma un’amica che a parole mi vuole molto bene e mi riempie di complimenti quando ci sentiamo. L’amica in questione mi telefona e mi propone molti progetti da realizzare insieme, suggerisce dei viaggi, ma poi non si realizzano mai. Mi chiede cosa faccio sabato sera, ma quando arriva sabato lei ha già un altro impegno. Regolarmente scopre di avere un amico malato, o un familiare in crisi, insomma qualcosa di molto importante e rimandiamo. Prima questo suo lato non mi dava tanto fastidio, ma in questo periodo avrei bisogno di amicizia vera e lei mi lascia con l’amaro in bocca.
Paolina, Venezia
Cara Paolina
Sono sicura che la risposta la conosce. Fare un passo indietro, tenere un rapporto amichevole, ma senza farsi coinvolgere troppo. Ridurre le aspettative in modo da riequilibrare il rapporto. Ma il suo problema a mio avviso è differente, è che ci soffre. Forse sta passando un periodo in cui è più fragile e più sola e vorrebbe poter contare sulla sua amica: ma quando prova ad allungare la mano verso di lei a stringerla resta vuota. Che fare?
Noi non possiamo cambiare gli altri ma noi stessi. E io penso che la sua amica sia solo uno schermo su cui si concentra il suo disappunto. Provi a uscire dalle aspettative che ha nei suoi confronti e ad ascoltare quello che le dice e forse potrà accorgersi che vi sono dei motivi che la portano ad agire così. E pensi che questa donna fa quello che può. E se riesce ad accettare questo, allora si accorgerà di poter lasciar andare la sua amarezza. Perché non possiamo chiedere a un altro quello che non può o non vuole darci. Ma resta il suo bisogno di relazioni.
Quindi, con lo stesso atteggiamento non giudicante, ma benevolo, osservi se stessa e la vita che fa, e provi a concentrare la sua attenzione sui modi in cui può farsi carico in prima persona della sua solitudine e come porvi rimedio. Immagini tante soluzioni partendo dalla domanda: cosa posso fare per conoscere nuove persone e farmi nuovi amici? E scriva tutto quello che le viene in mente, senza escludere le risposte irreali, creative, strambe. Ne scriva almeno 50. E vedrà che le verranno in mente sia soluzioni irrealizzabili, che però la aiuteranno ad allargare il campo e soluzioni facili da attuare. Per esempio, ricordarsi di un circolo ricreativo al quale basterebbe iscriversi. E dopo aver scritto le soluzioni, le rilegga, ne scelga 5 e le metta in pratica.
Una cosa sullo stato d’animo che traspare dal suo scritto: facilmente sconfina nello sconforto, nella tristezza: può portarla a rinchiudersi in un angolino: ricorda cosa scriveva Ungaretti? “Lasciatemi così come una cosa posata in un angolo e dimenticata”.
il mio suggerimento è di reagire con determinazione, senza pensare troppo.
È estate, ci sono molte proposte a cui può partecipare . Mari o monti? Cammini spirituali? Seminari di ballo, di giochi di carte, festival culturali, sagre? Ma anche offerte di corsi delle più disparate discipline, dal disegno alla cucina, passando per il ricamo e le lingue.
E se queste proposte non fanno per lei e vuole risolvere alcune paure o insicurezze per vivere meglio, mi contatti, le posso segnalare corsi e gruppi di lavoro psicologico in zone di villeggiatura e da settembre anche in città, che costituiscono una vera possibilità di incontrare altre persone che vivono la stessa esperienza. Inoltre, non sottovaluti che oggi si può iniziare stando a casa propria, utilizzando le piattaforme online.
Vedrà che facendo così anche la relazione con la sua amica migliorerà.